Bitcoin, Ethereum, Dogecoin: cadono le criptovalute

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Non chiedete ad un esperto di criptovalute cosa sta succedendo: vi dirà che semplicemente si stanno aprendo nuovi incredibili margini per comprare. Non chiedete nemmeno ad un non esperto di criptovalute cosa possa succedere: vi dirà semplicemente che si sta avverando quel che sempre aveva previsto, ossia il crollo generale. E come sempre resteremo sospesi tra questi due orizzonti inconciliabili, appesi alla realtà dei numeri. Quelli del Bitcoin, in primis: la regina delle criptovalute sta precipitando senza soluzione di continuità, arrivando ormai a superare -40% in una sola settimana. E poi c’è Ethereum, che in 7 giorni ha segnato -44%. Binance Coin non fa meglio: -55%.

Attenzione a distribuire le colpe, perché non è semplice: chi pensa che sia tutta colpa di Elon Musk che ha spostato le attenzioni sul Dogecoin, infatti, deve fare i conti con il -35% della criptovaluta eletta dal maggior influencer del settore come il grande affare prossimo venturo. E allora?

Cadono le criptovalue: Dati di fatto

Più che cercare una Verità, forse occorre accontentarsi di constatare dati di fatto: le criptovalute hanno visto lievitare in modo inverosimile il loro valore negli ultimi mesi portandole pressoché tutte verso i massimi di sempre. Un abnorme valore potenziale ha iniziato a scricchiolare con le frasi (scomposte? cercate?) di Elon Musk in tv e qualche vendita di troppo potrebbe aver consigliato a qualcuno che fosse il momento di monetizzare. Benché possa apparire vago e superficiale, la sensazione è che si sia innescato un effetto a cascata scatenato da troppe notizie contrarie nel contesto di un valore che troppo da vicino assomigliava ad una grande bolla pronta a scoppiare. Meglio uscire subito, insomma: poi si vedrà.

Non è ancora il momento di parlare di scoppio della bolla, però: si è tornati alle valutazioni di febbraio, ma dopo una cavalcata contrassegnata da una ascesa senza pari. Cadute di questo tipo, del resto, non sono nuove sul mercato delle criptovalute e chi non ha i nervi saldi fa bene a starne lontano. Basti pensare che nel giro di breve si sono bruciate centinaia di miliardi di dollari (potenziali) di valore. Si torna però alla riflessione iniziale: la ricerca di un nuovo supporto sul quale rimbalzare, oppure l’inizio di una decompressione che porterà molto denaro in tasca ai grandi portafogli drenando le briciole (e le speranze) di tanti piccolissimi investitori?

Crolla in borsa, nel frattempo, anche Coinbase: il nome che più di ogni altro ha saputo cavalcare il momento d’oro del comparto crypto, ora fa i conti con le difficoltà contingenti e mette a segno nella giornata di oggi una caduta che in questo momento segna -9%. Le azioni valgono ora poco più di 200 dollari dopo essere partite sfiorando i 350 soltanto un mese fa.

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