DAZN spiega: è tutta colpa di Comcast

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Nella giornata di ieri il servizio online DAZN ha vissuto momenti di grave imbarazzo che uno strisciante complottismo ha voluto leggere anche alla luce del particolare momento che la stessa DAZN sta vivendo. Quando stava per iniziare la partita Inter-Cagliari, importantissima per entrambe le formazioni e pertanto molto attesa dalle rispettive tifoserie, improvvisamente gli streaming si sono fermati. Invece di veder iniziata la partita, gli abbonati si sono trovati di fronte un fermo immagine di per sé significativo:

Soltanto verso fine partita DAZN ha preso atto pubblicamente del problema, quando ormai il disastro sui social era consumato. Non soltanto il gruppo era sotto accusa per il disservizio, ma la gran parte degli utenti ha fatto notare come in anni di Sky non si sia mai perduta una partita, mentre DAZN, alla vigilia dei suoi prossimi tre anni di diritti in esclusiva, manifesti crepe evidenti.

Il chiarimento di DAZN

In serata il gruppo ha chiarito quanto accaduto facendo il nome del responsabile: Comcast Technology Solutions. Questo il messaggio diramato:

Siamo molto amareggiati per quanto accaduto oggi sulla nostra piattaforma. Siamo assolutamente consapevoli della grande responsabilità che abbiamo nei confronti di tutti i tifosi e dell’intero mondo dello sport.

Come comunicato in precedenza, stiamo indagando il problema originato dal nostro partner Comcast Technology Solutions (CTS), che ha avuto un impatto su DAZN e su altri broadcaster europei.

Siamo profondamente dispiaciuti e adotteremo ogni opportuno provvedimento per quanto accaduto.

La risposta a chi lamenta le mancate emozioni, la risposta è chiara: Comcast. A chi chiede il rimborso dell’abbonamento, la risposta è chiara: Comcast. A chi si chiede cosa possa essere accaduto per fermare due partita (anche la successiva partita pomeridiana non è stata goduta dagli abbonati), la risposta è chiara: Comcast. Ed è chiaro anche il sottobosco dei sospetti: il fatto che Comcast sia legata al controllo societario di Sky non depone certo in favore della trasparenza nei rapporti tra le parti.

In serata Sky ha fatto notare come sul canale 209 (nato in partnership tra DAZN e la tv satellitare) la visione fosse assicurata, quasi a voler dimostrare la differente affidabilità delle due piattaforme. Del resto Sky è la sconfitta nella corsa ai diritti tv (qualcosa che porterà a 3000 licenziamenti nei prossimi 4 anni), mentre DAZN è la grande novità. Ma ora sono in molti a chiedersi se lo streaming meriti o meno fiducia in divenire, in un’Italia ancor priva di sufficiente banda larga e in una sfida tecnologica che non è sicuramente indifferente.

DAZN di per sé non risponde, ma rimanda gli interrogativi presso il partner che doveva gestire le autorizzazioni e che avrebbe dovuto anche saper gestire rapidamente le soluzioni di backup (cosa non accaduto): rivolgersi a Comcast.

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