Clubhouse, si fa sul serio: capitali e concorrenza

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Tutto fa pensare che il mondo che ruota attorno a Clubhouse stia per svoltare nei prossimi giorni. Nel giro di breve, infatti, due tasselli si incastrano in questa storia: da una parte arrivano nuovi capitali e nuova fiducia, ma dall’altra arriva anche uno scomodo concorrente a mettere i bastoni tra le ruote alla startup.

Nuovi investimenti per Clubhouse

La nuova raccolta fondi fa seguito a quella precedente che consentì al gruppo di moltiplicare il team, stabilizzare l’infrastruttura e poter accogliere la crescente community. Il nuovo round Serie C porta tra gli investitori DST Global, Tiger Global e Elad Gil, per una somma non meglio precisata, ma per una quotazione complessiva che si aggira sui 4 miliardi di dollari. Clubhouse accoglie i nuovi investitori spiegando che il loro apporto sarà fondamentale per poter continuare a focalizzare il lavoro sullo sviluppo dell’app e del modello di business, aprendo probabilmente le porte al mondo Android in tempi ormai brevi.

Facebook sfida Clubhouse?

I problemi stanno per arrivare invece da Menlo Park: secondo quanto trapelato, entro poche ore Facebook potrebbe annunciare nuovi prodotti basati sull’audio, creando così una versione parallela del social network nella quale graviteranno podcast, brani audio e probabilmente un alter-Clubhouse incentrato sulla immensa community che Zuckerberg ha a disposizione. Al momento non è chiaro quanto Facebook voglia scommettere semplicemente sui podcast o quanto sia pronto a sbarrare la strada a Clubhouse, ma i precedenti non depongono a favore della piccola startup.

Se ne saprà di più probabilmente già entro la giornata di oggi.

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