Chia, la criptovaluta del papà di BitTorrent, non chiede potenza ma tanto spazio. I prezzi dei dischi stanno già salendo

Facebook
WhatsApp
Twitter
LinkedIn
Telegram

La nuova criptovaluta, creata dal papà di BitTorrent, basa tutto sullo spazio su hard disk che gli utenti concedono. Il software utilizzerà questo spazio per installare dati che serviranno a validare le transazioni. Più spazio si “affitta” più Chia si ricevono.

Bram Cohen, l’uomo che ha inventato il famoso – o famigerato – protocollo BitTorrent, ha lanciato nelle scorse settimane una nuova criptovaluta: si chiama Chia, e promette di rivoluzionare il settore già affollato delle criptomonete.

Chia, infatti, utilizza un algoritmo per validare le transazioni completamente diverso da quanto visto finora con Bitcoin o Ethereum: niente più elaborati problemi da risolvere per validare ed “estrarre” Bitcoin, come un minatore che estrae una pepita d’oro, ma solo spazio libero sull’hard disk da mettere a disposizione e “coltivare” come novelli contadini.

E proprio farmers è il nome dato agli utilizzatori di Chia: quest’ultimi mettono a disposizione il proprio spazio su hard disk – o ancor meglio SSD – per installare il software che si occuperà di memorizzare dei numeri crittografici. Il software, insieme a un server VDF, consentirà di validare le transazioni e far funzionare la blockchain. I contadini saranno premiati con Chia, o frazione di esso, in relazione allo spazio dedicato al progetto.

Secondo quanto affermato dai gestori di Chia, il sistema di farming è molto più ecologico rispetto a quello del mining, visto che diminuisce di diversi ordini di grandezza il dispendio energetico per validare le transazioni e far funzionare la blockchain. Affermano, inoltre, che l’infrastruttura di Chia sia molto più sicura di quella Bitcoin.

L’impatto di Chia sul mercato degli hard disk inizia già a sentirsi, soprattutto in Cina

Ma che si tratti di Chia o Bitcoin, alcune dinamiche restano sempre le stesse. Al lancio della nuova criptovaluta, infatti, è corrisposto un boom di richieste di hard disk e SSD.

La conseguenza è stata un aumento generalizzato dei prezzi, soprattutto in Cina e nel Vietnam. Una dinamica che potrebbe ripercuotersi anche qui in Europa nei prossimi mesi, soprattutto se si giocherà sulla logica speculativa. Non è da escludere che il prezzo di Chia possa venir pompato di proposito per spingere a acquistare hard disk, salvo poi far sparire la valuta in una bolla di sapone. O bolla speculativa, cambia poco.

Visited 1 times, 1 visit(s) today

Continua a leggere

Scorri verso l'alto