La NASA sceglie SpaceX per tornare sulla Luna, idealmente nel 2024. Una commessa da ben 2,9 miliardi di dollari che rappresenta un’assoluta novità rispetto al passato. La NASA infatti non ha optato per un consorzio ma ha deciso di puntare tutto su un’unica azienda, quella di Elon Musk.
La NASA sceglie SpaceX
Sono tre le aziende spaziali che hanno preso parte alla gara: SpaceX, Blue Origin di Bezon e Dynetics, società appartenente al gruppo Leidos che ha tra i suoi clienti principali il dipartimento della difesa degli Stati Uniti.
Alla fine la scelta è ricaduta su Musk e no, la decisione non ci sorprende troppo. L’anno scorso infatti la NASA si era affidata a SpaceX per portare il nuovo equipaggio sulla Stazione Spaziale Internazionale. Una missione che ha tenuto il mondo con il fiato sospeso per per parecchie ore, dal lancio effettivo fino all’attracco della capsula Dragon 2.
Questa collaborazione ha permesso agli americani di dare un nuovo impulso ai viaggi spaziali. Dopo la chiusura del programma Shuttle infatti i lanci sono sempre stati effettuati dal cosmodromo di Bajkonur, la base di lancio situata in Kazakistan e gestita dall’amministrazione russa.
Ora le carte in tavola stanno cambiamento, con gli Stati Uniti che riguadagnano un po’ di autonomia e l’amministrazione Biden determinata a riportare l’uomo sulla Luna.
La missione spaziale per tornare sulla Luna
Non solo l’uomo a dire il vero. Parliamo di umanità. Tra gli astronauti che dovrebbero raggiungere il nostro satellite ci sarà anche una donna, la prima a mettere eventualmente piede sulla Luna.
A portare l’equipaggio sulla superficie lunare dovrebbe essere la Starship, un veicolo spaziale riutilizzabile già presentato da SpaceX e progettato per portare sia persone che carichi per lunghi viaggi. La Starship ha inoltre il vantaggio di atterrare in posizione verticale ma al momento c’è ancora molto su cui lavorare. Tutti e quattro i voli tentati fino ad ora sono stati fallimentari, conclusi con preoccupanti esplosioni.
a Starship però è solo un anello della catena chiamata programma Artemis. La missione spaziale verso la Luna prevede l’uso della capsula Orion e di un razzo di proprietà della NASA prodotto da Boeing. Una volta raggiunta l’orbita lunare l’equipaggio dovrà spostarsi sulla Starship di Elon Musk e raggiungere la superficie.
Non sarà però una replica della missione dell’Apollo 11 e di Neil Armstrong. La NASA prevede una permanenza sulla Luna più lunga, anche in vista di una missione ancora più ambiziosa: quella su Marte.