Tutto come previsto: a partire dal mese prossimo, l’utilizzo del Green Pass sarà reso obbligatorio per tutti i lavoratori, senza alcun tipo di distinzione tra settore pubblico e privato (23 milioni di italiani in totale). La data da cerchiare in rosso sul calendario è quella del 15 ottobre. Così la politica nostrana intende rafforzare l’impiego di uno strumento che, da un mese e mezzo a questa parte, ha già dimostrato di poter essere efficace nell’azione di contrasto alla pandemia.
Al lavoro con il Green Pass: dal 15 ottobre obbligo per tutti
Il documento dovrà essere esibito all’ingresso dei luoghi in cui si svolgono le mansioni, anche dagli esterni, con i controlli eseguiti dai datori di lavoro o da soggetti da loro incaricati. Interessati i collaboratori familiari (colf, baby sitter ecc.), coloro che erogano servizi a domicilio (idraulici, elettricisti ecc.), le Partite IVA e chi svolge attività di volontariato. Un soggetto sprovvisto o che si rifiuterà di mostrarlo sarà considerato assente ingiustificato senza retribuzione. Dopo il quinto giorno scatterà la sospensione (solo nel settore pubblico), ma non il licenziamento. Previste inoltre sanzioni da 600 a 1.500 euro per i trasgressori.
Per le aziende con meno di 15 dipendenti, è prevista una disciplina volta a consentire al datore di lavoro a sostituire temporaneamente il lavoratore privo di Certificato Verde.
Il periodo di validità dei Green Pass rilasciati mediante test molecolari è destinata a passare da 48 a 72 ore.