Coinbase, boom all’esordio al Nasdaq: +31,31%

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Brian Armstrong, co-fondatore e CEO di Coinbase, può festeggiare: il gruppo, nel giorno della quotazione sul mercato azionario USA, non soltanto chiude in positivo, ma sfonda letteralmente le quotazioni previste e chiude con una affermazione che sa di grandi promesse.

+31,31% all’esordio

La sigla di riconoscimento con il quale l’azienda ha mosso il proprio primo passo al NASDAQ è l’emblematica “COIN” e il prezzo di partenza era pari a 250 dollari. In pochi minuti, però, tutto era già cambiato: quotazione immediatamente oltre i 375 dollari, nel giro di pochi minuti già a sfiorare i 425 dollari, quindi in picchiata verso quota 325 all’immediata insegna della volatilità.

A fine giornata la chiusura è un successo: 350 dollari, ben al di sopra dei 250 indicati, +31,31% nella prima giornata sul mercato.

L’attuale capitalizzazione arriva pertanto ora oltre i 40 miliardi di dollari e di qui si riparte per una nuova giornata di contrattazioni, nell’attesa di verificare quanto il valore dell’Exchange e quello di criptovalute come il Bitcoin possano essere reciprocamente dipendenti. Il modello Coinbase, infatti, dipende strettamente dalle commissioni sulle compravendite di criptovalute. Ciò significa che gli utili del gruppo dipendono tanto dal valore scambiato, quanto dai volumi di scambio (che tipicamente diminuiscono con l’abbassarsi del valore).

Per capire il futuro di Coinbase bisognerà metterlo alla prova con una qualche flessione importante delle criptovalute, per capire come reagirà il mercato a fronte di un contesto mutato rispetto ai massimi attuali.

Promessa Coinbase

Coinbase è un Exchange che mette assieme 56 milioni di utenti in tutto il mondo con 223 miliardi di dollari di asset a disposizione (cifre fornite dal gruppo Andreessen Horowitz, direttamente impegnati nella crescita di questo “unicorno” delle criptovalute), ma gli obiettivi vanno ben oltre: diventare lo strumento con il quale più di 3 miliardi di persone possano gestire le criptovalute.

La stessa Andreessen Horowitz esplicita a chiare lettere come il rapporto con le criptovalute vada inteso in senso bidirezionale, esattamente come anticipavamo ieri: così come è vero che Coinbase non sarebbe arrivato a questi livelli senza l’esplosione del valore del Bitcoin, al tempo stesso il valore del Bitcoin non sarebbe potuto arrivare a questi livelli senza l’imporsi di un attore forte e riconosciuto come Coinbase.

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