Squid Game è la serie evento dell’anno, che ha conquistato in poco tempo non solo i titoli di ogni sito, rivista e programma trattante temi sulle serie tv, ma anche alcuni record davvero importanti. Da ieri è infatti la serie Netflix più vista di sempre al lancio, battendo la produzione di casa ShondaLand, Bridgerton.
Nessun elogio o riconoscimento non meritato alla serie coreana, che per aggiudicarsi il rispetto del pubblico ha fatto centro sotto tantissimi punti di vista. I giochi sono stati scritti e pensati in maniera eccellente, le location e gli effetti speciali (seppur pochi) sono stati di alto livello e i personaggi sono stati caratterizzati molto bene. Nonostante riconosciamo sia difficile estrarre pochi migliori dalla miriade di personaggi, abbiamo cercato di identificare quelli meglio caratterizzati e quelli che hanno saputo distinguersi per qualche motivo dalla bolgia.
Ecco i 5 migliori personaggi di Squid Game
5) Hwang Jun-ho – Lo scaltro poliziotto
Al quinto posto della nostra classifica troviamo un personaggio astuto e particolarmente coraggioso.
In Squid Game, Wi Ha-Joon interpreta Hwang Jun-ho, un agente di polizia di Seoul che si trova casualmente in commissariato quando il nostro protagonista tenta invano di raccontare quanto visto durante il primo gioco mortale. Il poliziotto si incuriosisce in merito alla vicenda, ma è dopo aver trovato il medesimo bigliettino da visita nella stanza del fratello scomparso che si butta a capofitto nelle vicende.
Cerca quindi invano di ottenere indizi da Gi-hun su una possibile pista, ma l’uomo non è d’aiuto, quindi per avvicinarsi alla soluzione, Jun-ho entra sotto copertura come un membro dello staff dei giochi, innescando un arco narrativo poliziesco all’interno del dramma. Astuto come pochi, riesce a passare inosservato mantenendo calma e sangue freddo anche di fronte a quelle situazioni che sembravamo impossibili e davvero pericolose.
Alla fine, però, viene colpito a morte dallo stesso fratello che scopriamo essere FrontMan. Sono in molti a pensare che in realtà non sia morto e che lo ritroveremo nella seconda stagione. Voi cosa ne pensate?
4) Cho Sang-woo – Il prodigioso fallimento
Squid Game non sarebbe stata la stessa senza di lui.
Quest’uomo rappresenta un po’ la storia universale dell’amico prodigio che ha fatto successo. Fin da subito ci viene presentato come un vero e proprio essere perfetto: laureato in una prestigiosa università con il massimo dei voti e da sempre il pupillo del quartiere, si scopre che dopo fruttuosi investimenti commerciali, Sang-woo è ricercato dalla polizia per aver derubato alcuni suoi clienti.
Intelligente, abilissimo calcolatore ed esperto nei giochi, il personaggio interpretato da Hae-Soo sembra essere uno dei favoriti nell’arena, con un notevole vantaggio sugli altri giocatori e utile alleato per Gi-hun, chiaramente inizialmente, fino a quando non ci rendiamo conto che tutto ciò che fa lo fa per sovrastare gli altri. Di fatto non lo abbiamo mai amato più di tanto, e la puntata in cui al gioco delle biglie frega il povero Ali ce lo ha fatto odiare definitivamente.
Gusti o non gusti, non possiamo non affermare però che questo personaggio ha un’importanza altissima all’interno della serie e permette alcuni sviluppi davvero interessanti.
3) Kang Sae-Byeok – La bella arrabbiata
Altro personaggio memorabile di Squid Game.
Kang Sae-byeok è una ragazza che decide di partecipare ai giochi per portare sua madre e il resto della sua famiglia fuori dalla Corea del Nord e permettere una vita più agiata al fratellino, costretto in un orfanotrofio a Seoul. Se inizialmente queste informazioni sono dedotte ma mai ostentate, nella puntata delle biglie il cuore (apparentemente) di ghiaccio della nostra Kang Sae-Byeok finalmente si scoglie, rivelandoci la verità. Il personaggio è costruito molto bene e riesce a conquistarci grazie al suo vissuto e alla sua tenacia, e nonostante la freddezza e il muro che instaura tra di sé, gli altri personaggi e il pubblico è forse quello che ci porta a un coinvolgimento emotivo maggiore.
Il prodigio lo odiamo, la pazza non la tolleriamo, il protagonista sappiamo che non può morire e il vecchio per noi è spacciato dall’inizio (anche se, con il senno di poi…), mentre la ragazza ci incuriosisce, proprio perché è difficile identificarla.
2) Seong Gi-hun – Il caso perso
Non è il protagonista di Squid Game ad aggiudicarsi il primo posto, ma resta comunque uno dei migliori personaggi della serie.
Giocatore d’azzardo, invischiato in un processo con l’ex moglie per la custodia della figlia e preoccupato per le condizioni di salute della madre, malata di diabete, Gi-hun ha tutte le carte in regola per partecipare ai giochi e la motivazione necessaria a vincerli. Rappresenta lo stereotipo del “caso perso”, sfigato, reietto della società, abbandonato a sé stesso e apparentemente senza nessuna particolare dote, se non la bravura in un gioco per bambini “il gioco del calamaro”. Nonostante queste premesse, il protagonista riesce a vincere le prove, poche per merito suo: il primo lo vince grazie ad Ali, il gioco della fune grazie ai consigli del vecchio, il gioco dei vetri lo vince essendo l’ultimo a giocare e in quello delle biglie lo lasciano vincere. Di fatto l’unica prova in cui mette un minimo di furbizia è quello del biscotto.
Ma allora perché metterlo al secondo posto? Direte voi.
Gi-Hun merita il podio in quanto è un personaggio coerente fino alla fine, ben costruito, che non diventa magicamente l’eroe della situazione o il più dotato, ma semplicemente ha fortuna.
1) Giocatore 001 – Il vecchio furbetto
Il primo posto và senza ombra di dubbio al personaggio che ci ha imbrogliato fino all’ultima puntata. Il giocatore 001, alias il vecchio malato.
Giocatore 001 è il più anziano di Squid Game e per il quale Gi-hun si sente responsabile. Peccato che il vecchietto è tutto fuorché indifeso, come può sembrare in apparenza, e alla fine si scopre che dietro tutto ciò c’è proprio lui.
Merita il proprio posto per la sua caratterizzazione, scritta talmente bene da averci ingannati senza fare neanche troppa fatica. Giocatore 001, riesce a regalarci scene memorabili, come quella delle biglie, ma anche continui e repentini cambi di sentimenti nei suoi confronti da parte nostra.
Ci ha impietositi, fatti arrabbiare, fatti spaventare e sorridere, il tutto non destando mai il minimo sospetto in noi, che solo alla fine, quando l’abbiamo visto steso nel letto abbiamo provato l’ultimo inevitabile sentimento: lo shock.