Wonder Woman, Patty Jenkins rompe il silenzio sul futuro delleroina nel DCU

Dopo mesi di silenzio, Patty Jenkins è tornata a parlare del futuro di Wonder Woman e del suo possibile ritorno nell’universo DC. La regista, che nel 2017 aveva firmato uno dei più grandi successi del vecchio DCEU, ha espresso il suo affetto per il personaggio di Diana Prince, pur chiarendo di essere oggi concentrata su nuovi progetti.

Intervistata da Marvel Cinematic Universe News, Jenkins ha commentato le voci su un suo coinvolgimento nel DC Universe guidato da James Gunn e Peter Safran, dichiarando: «Non si può mai dire mai, perché amo Wonder Woman. Ma al momento sono entusiasta di ciò che sto facendo, ed è sempre bello fare qualcosa di nuovo. Ho adorato dirigere film di supereroi… non si sa mai, ma mi sto divertendo molto».

Il primo Wonder Woman resta una pietra miliare nella storia recente della DC. Uscito nel 2017 dopo una serie di film controversi come Batman v Superman e Suicide Squad, il film con Gal Gadot ottenne un’accoglienza calorosa sia dal pubblico che dalla critica, incassando oltre 823 milioni di dollari nel mondo e diventando il primo titolo del DCEU a ottenere un consenso quasi unanime.

La regia di Jenkins riuscì a restituire dignità e profondità al personaggio, mescolando epica, emozione e spettacolo. Il tono sincero e il messaggio di speranza fecero di Wonder Woman non solo un successo commerciale, ma anche un simbolo di rappresentazione femminile nel cinema di supereroi.

Tuttavia, l’entusiasmo non si ripeté con Wonder Woman 1984, uscito nel 2020. Il film ricevette recensioni contrastanti, con un punteggio del 57% su Rotten Tomatoes, e fu criticato per la trama confusa e alcune scelte narrative discutibili — tra cui la gestione del ritorno di Steve Trevor, interpretato da Chris Pine.

Il sequel, che avrebbe dovuto consolidare il mito di Diana Prince, finì invece per indebolire la fiducia dei fan. Nonostante ciò, Jenkins aveva in mente un terzo capitolo per completare la sua trilogia, un progetto poi cancellato nel 2022 a seguito della riorganizzazione dei DC Studios.

Con la nascita del nuovo DC Universe, James Gunn e Peter Safran hanno scelto di ripartire da zero, portando avanti un vero e proprio reboot narrativo. Alcuni personaggi, come quelli di Peacemaker, sono stati mantenuti, ma la maggior parte dei volti e delle storie precedenti è stata archiviata.

Per questo motivo, è ormai certo che Gal Gadot non tornerà nei panni di Wonder Woman, e il personaggio verrà completamente reinventato. Oltre al film dedicato alla nuova Diana Prince, è già in sviluppo la serie Paradise Lost, prequel ambientato sull’isola di Themyscira, che esplorerà le origini delle amazzoni.

Secondo Jenkins, questa direzione è coerente con l’intento di dare nuova linfa al franchise. La regista sembra accettare serenamente il passaggio di testimone: dopo aver raccontato la sua visione della principessa guerriera, ora lascia spazio a un nuovo sguardo.

La figura di Wonder Woman rimane comunque centrale per la strategia del DCU. Come parte della “Trinità” insieme a Superman e Batman, l’amazzone rappresenta uno dei pilastri dell’intero universo narrativo. Il nuovo film dedicato a lei sarà fondamentale per ridefinire il tono e la direzione dell’universo condiviso.

Mentre il pubblico si interroga su chi erediterà il ruolo di Diana Prince e quale regista sarà scelto per il reboot, Jenkins si dice soddisfatta del percorso compiuto: ha contribuito a riportare in auge un’icona del fumetto e ad aprire la strada a una nuova generazione di eroine sul grande schermo.

Conclude infatti con un messaggio che suona come un addio, ma anche come una benedizione: «Ho amato Wonder Woman, e amerò sempre ciò che rappresenta. Ma è giusto che ora trovi nuove voci e nuove storie».

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