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Un Posto al Sole 30, intervista a Michelangelo Tommaso (Filippo Sartori)

Un Posto al Sole 30, intervista a Michelangelo Tommaso (Filippo Sartori)

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Un Posto al Sole 30: intervista a Michelangelo Tommaso (Filippo Sartori)

Dal 25 agosto 2025 vanno in onda le nuove puntate di Un Posto al Sole: siamo arrivati alla stagione numero 30. L’anno prossimo, nel 2026, questo titolo compie trent’anni. Aspettando questo compleanno da festeggiare a dovere, mentre prosegue Un Posto al Sole 30 in tv, in questa intervista a Michelangelo Tommaso, scopriamo qualche retroscena sul suo ingresso nel real drama in questione nel lontano 2002, i suoi sogni e cosa spera che accada.

Perché Un Posto al Sole era scritto nel destino di Michelangelo Tommaso

Michelangelo Tommaso entra in Un Posto al Sole nel 2002 e questo lavoro gli stravolge la vita, “nel senso che io avevo ventun anni e mezzo e facevo l’attore come hobby. Era il mio grande sogno, però studiavo, vivevo con i miei genitori, facevo una vita da ventenne italiano classico. Quando sono stato preso per Un Posto al Sole non potevo crederci, perché di lì a poco sono andato a vivere da solo. Avevo un lavoro, il lavoro dei miei sogni, quindi stavo realizzando il mio sogno. Guadagnavo, mi pagavano anche per farlo, capito? Era una roba fantastica e in più ero in una serie che conoscevo, che ho sempre apprezzato”, racconta l’attore.

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Tra l’altro – per vie traverse, era scritto nelle stelle, era un po’ il suo destino. Ci racconta una cosa un po’ buffa, che racconta poco, a detta sua. “Poco prima di entrare in Un Posto al Sole, circa un anno prima, ero a casa di un’amica che che studiava all’università come me. Aveva una compagna di corso leggermente più grande, che aveva circa 40 anni e che si divertiva a fare le carte. Un giorno mi fece le carte e lei mi disse: ‘Ti vedo al sole, tu devi partire per lavoro al sole’.”

Continua: “Io non pensavo proprio a Un Posto al Sole. Io avevo fatto un provino per una pubblicità che si sarebbe dovuta svolgere in Sicilia e ho detto: ‘Accidenti, allora mi prenderanno in Sicilia per questa cosa?’ dice: ‘Non lo so, ma vedo ‘sta cosa che vai al sole!’ Dico: ‘Boh, che ne ne so!’. Così… Sei mesi dopo è entrato Un Posto al Sole. Questa è una roba pazzesca che non scorderò mai”. Se credi nell’astrologia, è pazzesco, ma se anche non ci credi… Anche solo come coincidenza è davvero notevole!

Perché Un Posto al Sole è un real drama e non una soap opera“classica”

Noi crediamo che le serie tv – ma in particolare le soap opera – che accompagnano i telespettatori, giorno dopo giorno, possano davvero – nella misura di un prodotto televisivo – migliorare la vita delle persone che si affezionano, che magari vivono determinati momenti, anche difficili, trovando lo svago nella soap. Tantissimi telespettatori guardano da anni Un Posto al Sole, ma chiediamo a Michelangelo Tommaso non di convincere, di spiegare come mai è un titolo che va guardato a chi non l’ha mai fatto.

L’attore parte da una doverosa precisazione. Un Posto al Sole “sfugge un po’ alla categorizzazione della soap opera tradizionale. Ha avuto una nuova categorizzazione. Si chiama real drama, cioè proprio una messa in scena drammatica di eventi reali. Un Posto al Sole ha all’interno di sé un sacco di ingredienti presi dalla vita vera. Sono fatti di cronaca, fatti della vita di tutti i giorni, un po’ rubati e messi a disposizione della serie. Inoltre, “quando guardi Un Posto al Sole non vedi tante bolle di sapone, tante emozioni sottolineate, esaltate così che che anche possono essere stucchevoli. Vedi tanti, tanti momenti di realtà. Quindi hai la possibilità di identificarti in quello che succede e anche – magari – di capire delle cose che sono successe o [che] sono successe delle persone che conosci. Riesci a comprenderle in maniera diversa.”

Il significato rituale di Un Posto al Sole per tanti telespettatori

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Sembra una banalità, ma anche l’orario di messa in onda gioca il suo ruolo. Un Posto al Soledà anche un grande aiuto perché è un po’ un rituale televisivo. Segna la fine di una giornata. Molte persone seguono Un Posto al Sole, anche perché alle 20:45 sanno che la loro giornata può avere una cesura. Guardano questa storia, si dimenticano un po’ dei loro problemi. Guardano quello che succede ai personaggi. È come se facessero un lavaggio dello sporco accumulato durante la giornata. Possono affrontare il resto della sera in maniera più leggera, così, con delle altre emozioni. Hanno ripulito – diciamo – il loro corso energetico quotidiano”. Così Michelangelo Tommaso spiega il valore rituale di questo appuntamento e offre una panoramica che – effettivamente – farebbe venire voglia di dare almeno una chance a questo titolo anche a chi non si è mai sintonizzato verso quell’ora su Rai 3 o su RaiPlay.

Il desiderio di maggiore spiritualità in Un Posto al Sole

Un Posto al Sole è un real drama, che si prende la responsabilità di raccontare anche tematiche molto delicate come l’Alzheimer, ma anche i disturbi alimentari, le molestie sul posto di lavoro di Rossella e via dicendo. Pensando a Un Posto al Sole 30 (e oltre), in questa intervista a Michelangelo Tommaso gli chiediamo se ci sia una tematica di questo genere che spera venga approfondita. Ecco le sue parole: “All’interno di Un Posto al Sole, mi piacerebbe che si affrontasse anche un po’ di più la spiritualità. È un argomento che è stato approcciato qua e là in qualche modo, però non si è mai tanto approfondito. Ultimamente c’è stata la storia di una donna che era in grado di parlare, di comunicare con l’aldilà e questo era già un aspetto. Mi piacerebbe che – magari – qualcuno avesse una rottura, un momento – diciamo – in cui trova nella fede un grande conforto, qualsiasi tipo, eh! Non non deve essere una religione, però piacerebbe che venisse un po’ approfondita la spiritualità a tutto tondo”.

L’augurio per il suo personaggio, Filippo Sartori

E per Filippo Sartori cosa si augura? Sono due i desideri di Michelangelo Tommaso in tal senso: “che possa rientrare anche ai Cantieri, sistemare un po’ di guai che stanno succedendo con personaggi ostili ai cantieri Palladini/Flegrei” e “soprattutto, mi piacerebbe anche che si divertisse un po’ di più perché Filippo è sempre molto responsabile. Invece, visto che ormai siamo grandi, spariamo le ultime cartucce e divertiamoci, prima che sia troppo tardi”. Verissimo!

Il messaggio di Michelangelo Tommaso per i fan di Un Posto al Sole

Da sinistra: Michelangelo Tommaso (Filippo) e Miriam Candurro (Serena) in una scena di “Un Posto al Sole”, Credits: Rai.

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Infine, ecco il messaggio che Michelangelo Tommaso ci lascia per tutti i fan di Un Posto al Sole: “Ragazzi – perché siamo tutti ragazzi – grazie per essere con noi da così tanto tempo. Io vi ringrazio e vi dico che se non ci foste voi, non ci saremmo noi. Voi rendete possibile il nostro sogno, quindi io non posso che essere grato. Vi ringrazio e continuate a seguirci sempre, soprattutto ora che facciamo trent’anni.”

Tutto è pronto per i grandi festeggiamenti dell’anno prossimo dei 30 anni di Un Posto al Sole, insomma!

Guarda l’intervista completa a Michelangelo Tommaso (Filippo Sartori) all’inizio di questo articolo.

“Un Posto al Sole” è una serie coprodotta da Rai Fiction, Fremantle e Centro di produzione tv Rai di Napoli. La stagione 30 va in onda su Rai 3 a partire da lunedì 25 agosto 2025 in prima visione.

Il Festival dello Spettacolo è un’iniziativa di TV Sorrisi e Canzoni e di cui Radio 105 è radio partner ufficiale, con il patrocinio del Comune di Milano. La prima edizione si è svolta a Milano dal 24 al 26 ottobre 2025.

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