La serie televisiva “Shogun” ha suscitato grande interesse fin dai suoi primi passi, e con esso sono arrivate le inevitabili confrontazioni con altre serie di successo. Tuttavia, etichettarla come la “nuova Game of Thrones” sembra essere un’affermazione affrettata e discutibile.
Jonathan van Tulleken, regista di questa produzione basata sull’omonimo romanzo di James Clavell, sembra non condividere completamente questo confronto. Durante una recente intervista al Today Show, ha espresso il suo punto di vista sulle vere influenze narrative di Shogun.
Secondo van Tulleken, Shogun è una storia incentrata sui personaggi e sugli intricati intrighi. Il mondo rappresentato è pericoloso, dove la violenza può emergere inaspettatamente. Tuttavia, il vero pericolo risiede nelle sottili macchinazioni e nelle conversazioni clandestine. Van Tulleken suggerisce che paragonare Shogun a Game of Thrones potrebbe essere riduttivo, e propone invece confronti più pertinenti con serie come Succession o House of Cards.
Questa prospettiva offre una visione più dettagliata e sfumata della complessità narrativa di Shogun, sottolineando la sua originalità e la sua capacità di esplorare le dinamiche umane e politiche in modo profondo e coinvolgente.
Insomma, sebbene le comparazioni siano inevitabili nel mondo dell’intrattenimento, è importante considerare le specifiche peculiarità di ogni opera, piuttosto che relegarle a mere etichette. Shogun si distingue per la sua trama avvincente e la sua analisi sofisticata della natura umana, meritevole di essere apprezzata per sé stessa.
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