Shelley Duvall, l’ attrice di Shining, si è spenta all’età di 75 anni

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Shelley Duvall, l’attrice di Shining, si è spenta all’età di 75 anni.

Nel corso della sua carriera, iniziata un po’ per caso dopo essere stata notata dal regista Robert Altman, ha recitato in molti film cult. Sullo schermo ha impersonato personaggi stravaganti, divertenti e intensi. Tra gli anni ’70 e ’80 è stata per ben sette volte la musa di Robert Altman, apparendo ad esempio in Nashville, in Tre donne e in Popeye – Braccio di Ferro. Shelley Duvall ha lavorato inoltre anche con Woody Allen, vestendo i panni di Pam in Io e Annie, e con Tim Burton nel corto Frankenweenie. Nel corso della sua carriera poi è apparsa anche nelle opere di Terry Gilliam, Steven Soderbergh e Jane Campion. Tra il 1988 al 1993, mentre continuava a recitare al cinema, ha cominciato anche a produrre diverse serie televisive come Tall Tales & Legends. Nel 2002 ha deciso di ritirarsi dalla recitazione e di lasciare le scene per quattordici anni. Di recente era tornata a recitare in The Forest Hills, un horror diretto da Scott Goldberg.

Nelle ultime ore tuttavia il suo compagno di vita ha condiviso con i media la triste notizia. Shelley Duvall è morta in seguito alle conseguenze del grave diabete di cui soffriva da diversi anni.

A riportare per primo la notizia è stato The Hollywood Reporter, che ha condiviso le parole di Dan Gilroy. L’uomo, che era legato a Shelley Duvall dal 1989, ha voluto salutare così la sua compagna: “La mia cara, dolce, meravigliosa compagna di vita e amica ci ha lasciato. Troppa sofferenza ultimamente, ora è libera. Vola via, bella Shelley”. Nel 2016 durante un’intervista rilasciata nel programma del Dr. Phil Shelley Duvall aveva parlato per la prima volta dei suoi problemi di salute mentale. In questa occasione aveva fatto anche una serie di inquietanti affermazioni su Robin Williams, che avevano fatto preoccupare il pubblico. Al tempo l’intervista aveva fatto molto discutere e in molti avevano sostenuto che erano state sfruttate le debolezze dell’attrice per ottenere ascolti.

In passato Shelley Duvall aveva raccontato che anche l’esperienza sul set di Shining era stata molto traumatica per lei. Spesso si era ritrovata sull’orlo di una crisi di nervi a causa del perfezionismo di Stanley Kubrick, che era solito girare in maniera compulsiva la medesima sequenza innumerevoli volte. Ha raccontato: “Per me voleva dire 35 scene in cui correre e piangere con un bambino in braccio.” In queste ore i cinefili di tutto il mondo le stanno dedicando un pensiero sui social network, per ricordare un’attrice che sembrava essere nata per il genere horror.





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