Road House, è scontro aperto per il sequel: Doug Liman lancia la sfida e annuncia il SUO progetto

Road House, remake dell’omonimo film con Patrick Swayze degli anni ’80, ha ottenuto alla sua uscita un grandissimo successo di pubblico su Prime Video mettendo a segno numeri clamorosi che hanno convinto Amazon MGM a mettere in cantiere un sequel a stretto giro di posta.

Fin dal suo debutto, il film con Jake Gyllenhaal diretto da Doug Liman ha tuttavia portato con sé uno strascico di polemiche piuttosto accese. Lo stesso regista non ha mai nascosto di aver mal digerito la scelta dello studio di distribuire il film direttamente in streaming e negandogli il passaggio nelle sale cinematografiche. Fattore che, alla luce delle ultime novità, avrebbe spinto Liman a intraprendere quello che può essere considerato un vero e proprio scontro frontale annunciato con Amazon.

Nelle ultime ore è infatti emersa tutta l’intenzione del regista di realizzare il suo personale sequel di Road House. Liman, già regista di film del calibro di The Bourne Identity e Mrs & Mrs Smith, avrebbe infatti acquisito “silenziosamente” i diritti di Road House: Dylan, un sequel del film originale del 1989 scritto dallo sceneggiatore dello stesso, R. Lance Hill.

Quest’ultimo è al momento impegnato in un contenzioso legale con Amazon legato alla proprietà del franchise e, in caso di successo, non c’è dubbio che Doug Liman si farebbe trovare pronto per portare la storia sul grande schermo aprendo di fatto una vera e propria competizione col sequel per lo streaming targato Amazon MGM. In una lettera aperta inviata lo scorso gennaio, il regista aveva apertamente criticato lo studio e non le aveva certo mandate a dire:

Contrariamente alle loro dichiarazioni pubbliche, Amazon non ha alcun interesse a sostenere i cinema. Amazon trasmetterà in esclusiva streaming Road House su Prime Video. Amazon ha chiesto a me e alla comunità cinematografica di fidarmi di loro e delle loro dichiarazioni pubbliche sul sostegno ai cinema, e poi si sono voltati dall’altra parte e hanno usato Road House per vendere impianti idraulici.

Nonostante tali dichiarazioni al vetriolo, il regista prese comunque parte alla première del film, ma i rapporti con Amazon non si sono mai del tutto ricuciti – e non è un caso che Liman sia stato fin da subito estromesso dal sequel ufficiale di Amazon MGM, il quale starebbe inoltre affrontando qualche difficoltà.

Dopo il passo indietro di Doug Liman, la regia era stata affidata a Guy Ritchie, il quale tuttavia è stato poi rimpiazzato da Ilya Naishuller per non meglio specificate “divergenze creative”. Insomma, il terreno dello scontro sembra essere stato preparato, e ora non rimane che vedere se questo potrà effettivamente avere luogo.

Cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti!

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Foto: MovieStillsDB / Daniel Zuchnik / Getty Images

Fonte: Deadline

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