Il 16 agosto 2025 si è spento Pippo Baudo, all’età di 89 anni. Con la sua morte l’Italia perde non solo un grande conduttore, ma un simbolo di un’epoca, un volto familiare che ha accompagnato per decenni le serate di milioni di italiani.
Una vita per la televisione
Nato a Militello in Val di Catania nel 1936, Pippo Baudo ha attraversato oltre sessant’anni di storia del piccolo schermo. Dalla fine degli anni Sessanta è diventato un punto fermo della Rai, conducendo programmi che hanno fatto la storia: Fantastico, Domenica In, Novecento, Serata d’onore e, soprattutto, il Festival di Sanremo, che ha presentato ben 13 volte. Numeri da record che testimoniano la sua centralità nella televisione italiana.
Il maestro dei talenti
Baudo non è stato soltanto un conduttore impeccabile: è stato un vero talent scout. Ha scoperto e lanciato artisti che poi avrebbero segnato la musica e lo spettacolo, da Lorella Cuccarini a Heather Parisi, da Andrea Bocelli a Laura Pausini, passando per Beppe Grillo. La sua capacità di riconoscere il talento prima degli altri resta una delle sue eredità più importanti.
Stile, professionalità e calore umano
Pippo Baudo ha saputo unire eleganza, ironia e credibilità. La sua conduzione non era mai fredda: parlava con il pubblico, lo accompagnava, lo faceva sentire parte dello spettacolo. Le sue frasi, i suoi sorrisi e quella sua capacità unica di trasformare ogni diretta in un evento sono entrati nell’immaginario collettivo.
Un’eredità che resta
La sua scomparsa segna la fine di un’era. Eppure, Pippo Baudo rimane vivo nella memoria collettiva: nei momenti di televisione che hanno fatto storia, nei personaggi che ha lanciato, nelle generazioni che sono cresciute con lui. La sua figura resterà per sempre legata all’idea stessa di “televisione italiana”.
Conclusione
Il 16 agosto 2025 ci ha lasciati il signore della televisione italiana, ma il suo ricordo rimarrà indelebile. Pippo Baudo non è stato solo un presentatore: è stato un amico, un compagno di serate, un maestro di spettacolo. L’Italia lo saluta con affetto, gratitudine e nostalgia.