La rivoluzione ferma anche l’avanzata delle AI al box office italiano

Nel weekend del 9-12 ottobre il cinema d’autore ha battuto la fantascienza al botteghino italiano. Una battaglia dopo l’altra di Paul Thomas Anderson, con protagonista Leonardo DiCaprio, si conferma infatti in testa al box office italiano per la terza settimana consecutiva, superando anche l’esordio del kolossal Tron: Ares di Disney. Una sfida tra umanità e tecnologia che, almeno al botteghino, ha visto trionfare la prima.

Ambientato nell’America dei primi anni ’70, il film racconta la parabola di un ex rivoluzionario e di sua figlia Willa, che dopo sedici anni vengono minacciati dal vecchio e crudele nemico di Bob, il colonnello Lockjaw (un inquietante Sean Penn). Per salvare Willa, Bob è costretto a riunirsi con i suoi vecchi compagni rivoluzionari e a combattere di nuovo, affrontando le conseguenze del suo passato in una lotta disperata. Una riflessione sull’umanità e sul potere che sembra aver conquistato anche il pubblico: con altri 758.852 euro incassati, il totale raggiunge 3.753.999 euro, segno di un passaparola solido e di un titolo che ha saputo trasformare l’autorialità in evento.

Dietro di lui, Tron: Ares non riesce a scardinare il primato. Il terzo capitolo della saga sci-fi Disney, iniziata nel 1982 e oggi rinnovata con Jared Leto nel ruolo del protagonista, si ferma a 660.018 euro. Ambientato in un futuro dominato dalle intelligenze artificiali ribelli, il film punta tutto su un’estetica digitale e su un ritorno all’universo visivo dei neon e dei circuiti, ma il pubblico italiano sembra non essersi lasciato travolgere e questo terzo capitolo sembra destinato a non replicare i risultati di Tron: Legacy del 2010 (oltre 6 milioni in Italia).

In terza posizione entra Tre ciotole di Isabel Coixet, con Alba Rohrwacher ed Elio Germano, tratto dall’omonima raccolta di racconti di Michela Murgia. Il film ruota attorno alla fine della storia d’amore tra Marta e Antonio, un litigio che porta alla separazione. Con un debutto da 628.744 euro, è uno dei rari casi di cinema italiano capace di confrontarsi con sensibilità universali e di trovare spazio tra i blockbuster.Tra le altre novità, Il professore e il pinguino (Eagle Pictures) con Steve Coogan aggiunge 179.340 euro, portando sullo schermo la tenera amicizia tra un uomo solitario e un animale smarrito. Buon debutto anche per l’animazione Super Charlie (Plaion Pictures), che raccoglie 106.182 euro, pensato per il pubblico dei più piccoli.

Sul fronte delle tenute, si distingue Le città di pianura (Lucky Red), che al terzo weekend cresce del 12% raggiungendo 555.135 euro, confermandosi un piccolo caso di cinema regionale capace di espandersi. La voce di Hind Rajab (I Wonder), invece, supera 1,09 milioni di euro, segno che il racconto civile e drammatico della bambina palestinese ha trovato un pubblico attento e partecipe.

Nel complesso, il weekend ha totalizzato 3.899.950 euro e 529.310 spettatori, con un calo del 15% rispetto alla settimana precedente e del 24% sullo stesso periodo del 2024. Numeri che ribadiscono la fragilità del mercato, ma anche la capacità del grande cinema d’autore e dei titoli più emotivi di accendere ancora la curiosità del pubblico — tra rivoluzioni umane e battaglie digitali.

Fonte: Box Office

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