Site icon visionedigitale.it

James Cameron è un fiume in piena contro Netflix: Sono marci fino al midollo

James Cameron è un fiume in piena contro Netflix: «Sono marci fino al midollo»

Nelle ultime ore James Cameron, leggendario regista e sceneggiatore autore di franchise del calibro di Avatar e Terminator nonché di film come Titanic e Aliens – Scontro finale, si è lanciato andare a parole decisamente dure nei confronti del colosso dello streaming Netflix e del suo CEO Ted Sarandos.

In un’intervista rilasciata a The Town, podcast del noto insider Marr Belloni, Cameron si è espresso sulle indiscrezioni sempre più insistenti che vorrebbero Netflix intenzionata ad acquistare la divisione cinematografica di Warner Bros. messa recentemente sul mercato e sulla poco credibile “promessa” dello stesso Sarandos di mantenere intatta la strategia cinematografica dello studio nel caso l’acquisizione andasse a buon fine.

Interpellato sulla questione, Cameron non le ha mandate a dire svelando il suo desiderio di vedere Warner Bros. andare a qualunque altro studio cinematografico, ma non a uno streamer come Netflix:

«Penso che la Paramount possa essere la scelta migliore. Se andasse a Netflix sarebbe un disastro. Scusa, Ted, ma cavolo. Sarandos ha dichiarato pubblicamente che i film per il cinema sono morti. “Il cinema è morto. Citazione, senza virgolette.”»

Per meglio comprendere la scelta da parte di Netflix di inserirsi nella corsa per Warner Bros., vale la pena notare come negli ultimi dieci anni il colosso dello streaming abbia profuso un grande sforzo nel tentativo di aggiudicarsi l’Oscar per il Miglior film, andandoci vicino più di una volta.

Vincere il riconoscimento più ambito del mondo del cinema di fatto permetterebbe a Netflix di legittimare la sua strategia di distribuzione dei film, caratterizzata da un sempre più marcato disimpegno dalle sale cinematografiche. Entrando nel merito, James Cameron si è poi soffermato sulle parole di Ted Sarandos il quale ha promesso di continuare a far uscire al cinema i film targati Warner Bros. in caso di acquisizione dello studio:

«È un’esca per creduloni. “Porteremo il film al cinema per una settimana o 10 giorni e ci qualificheremo per le candidature agli Oscar.” Vedi, penso che sia fondamentalmente marcio fino al midollo. Un film dovrebbe essere realizzato come un film per il cinema, e i premi Oscar non significano nulla per me se non implicano “cinematografico”. Penso che siano stati cooptati e penso che sia una cosa orribile.»

Insomma, Cameron ha rimarcato come Netflix finanzi ogni anno progetti ambiziosi e ad alto budget diretti da importanti registi, promuovendoli giusto il tempo necessario a soddisfare i requisiti di ammissibilità agli Oscar, per poi ritirarli dai cinema subito dopo. Il filmmaker canadese ha poi puntualizzato di non essere contrario a priori al permettere ai film Netflix di competere agli Oscar, ai quali tuttavia dovrebbe essere consentita la partecipazione solo ad una specifica condizione:

«I film Netflix dovrebbero avere la possibilità di competere agli Oscar solo se distribuissero il film per un’uscita significativa in 2.000 sale per almeno un mese

Le parole di James Cameron arrivano a poche settimane di distanza dalle dichiarazioni di Ted Sarandos, il quale ha affermato di considerare l’esperienza cinematografica tradizionale come una “idea obsoleta” e che Netflix stia in realtà “salvando Hollywood”.

Cosa ne pensate delle parole di James Cameron? Fatecelo sapere nei commenti!

Leggi anche: Avatar 3 confermerà il trend più “fastidioso” dei film di James Cameron (e i fan già ne discutono)

Foto: GettyImages

Fonte: The Town

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Exit mobile version