Il film che Donald Trump voleva così tanto vedere alla fine si farà davvero

Donald Trump ha vinto anche questa, perché a quanto emerge dalle ricostruzioni delle ultime ore il film che ha chiesto espressamente di vedere non solo si farà davvero, ma sta finalmente entrando in fase attiva dopo anni di tentativi, rifiuti e incertezze che avevano rallentato il progetto. L’operazione che riporta in vita uno dei franchise action-comedy più popolari di fine anni ’90 è stata a lungo considerata un ritorno possibile ma complicato, e oggi la produzione sembra essersi sbloccata grazie a una serie di interventi e pressioni che hanno coinvolto direttamente la Casa Bianca.

Secondo quanto riportato da Variety, il quarto capitolo della saga con Jackie Chan e Chris Tucker, Rush Hour, è in sviluppo con Paramount incaricata della distribuzione in sala. La notizia rappresenta il primo passo concreto dopo un periodo in cui il progetto era stato proposto a diversi studi senza trovare un accordo definitivo. Un elemento determinante sarebbe stato il coinvolgimento personale di Donald Trump, che secondo Semafor avrebbe chiesto direttamente allo studio di rilanciare Rush Hour, sostenendo la necessità di riportare in vita il franchise. Una fonte interna, citata dalle ricostruzioni dei giorni precedenti, conferma che il presidente avrebbe esercitato pressioni sul CEO della neonata Paramount Skydance David Ellison affinché il progetto venisse approvato.

Il nodo principale che aveva frenato l’operazione riguardava la regia. Brett Ratner, autore della trilogia originale, era infatti stato indicato come scelta per tornare dietro la macchina da presa nonostante la sua assenza da Hollywood da oltre sette anni. Nel 2017 il regista era stato travolto da diverse accuse di cattiva condotta e molestie sessuali, emerse nel pieno del movimento #MeToo, che avevano portato alla rottura con la sua agenzia e alla sua esclusione dal settore. La sua presenza aveva portato vari studi a tirarsi indietro, nonostante il ritorno di Chan e Tucker fosse considerato ormai pronto.

Le recenti notizie indicano però che Ratner sarà effettivamente alla regia del nuovo capitolo. Il regista ha già consolidato un rapporto diretto con la famiglia Trump lavorando al documentario da 40 milioni di dollari su Melania Trump per Amazon/MGM e girando Tower Heist alla Trump Tower, elementi che avrebbero contribuito alla stima personale del presidente. Il suo ritorno in un progetto di alto profilo segna il primo lungometraggio dal 2014, anno dell’uscita di Hercules con Dwayne Johnson.

Il successo della trilogia — oltre 850 milioni di dollari globali, con risultati particolarmente forti anche in Cina — ha sempre mantenuto alta l’attenzione su un possibile quarto film, sebbene il genere action-comedy non domini più il box office come due decenni fa. Resta incerta la tempistica della produzione, anche perché Jackie Chan ha oggi 71 anni e Chris Tucker non guida un film dal 2007, ma il progetto sembra essersi rimesso in moto in modo concreto. Per Hollywood, l’intervento diretto del presidente degli Stati Uniti in un’operazione cinematografica di questa portata rappresenta uno scenario inusuale, destinato probabilmente a far discutere ancora nei prossimi mesi.

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Fonte: Variety

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