Hanno Ucciso l’Uomo Ragno, il ‘mistero’ dei licei invertiti

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Se pensiamo alla musica italiana degli anni ’90, non possiamo non pensare agli 883 e al duo formato da Max Pezzali e Mauro Repetto. Una delle canzoni più famose, che ha dato il titolo alla serie tv che parla proprio delle origini del gruppo (qui trovate la nostra recensione dei primi episodi), è sicuramente Hanno ucciso l’uomo ragno. La serie sta avendo un enorme successo, ma ovviamente c’è chi ha fatto notare alcune incongruenze tra quanto vediamo sullo schermo e ciò che è successo nella realtà.

Hanno ucciso l’uomo ragno, nella serie ci sono alcune piccole incongruenze

Sappiamo già che Max Pezzali e Mauro Repetto si sono incontrati sui banchi di scuola quando andavano alle superiori. La loro amicizia li ha portati ad addentrarsi insieme nel mondo della musica, diventando a poco a poco sempre più famosi e iconici. La serie tv firmata Sky Hanno ucciso l’uomo ragno ripercorre tutte le tappe fondamentali del loro viaggio insieme, iniziando proprio dalla loro amicizia nata tra una lezione e l’altra. Gli sceneggiatori, tuttavia, non hanno riportato fedelmente tutto ciò che è accaduto a Max Pezzali e Mauro Repetto. In Hanno ucciso l’uomo ragno, infatti, vediamo che il cantante non ha superato l’anno scolastico quando frequentava il Liceo Scientifico Copernico. Sappiamo, invece, che la bocciatura c’è stata quando frequentava il terzo anno dell’Istituto Superiore “Taramelli – Foscolo”. A parlare di questa modifica è stato lo stesso Max Pezzali.

Hanno ucciso l’uomo ragno, Max Pezzali parla delle esigenze narrative

Il cantante ha infatti indirizzato un videomessaggio alla sua vecchia scuola e ai fan. Ha deciso di “mandare un saluto affettuosissimo e calorosissimo a tutti gli studenti del Liceo Scientifico Niccolò Copernico in generale, ma agli studenti del professor Lunati in particolare” e di fare una piccola precisazione in merito alla storia raccontata in Hanno ucciso l’uomo ragno. Sembra infatti che si sia trattato semplicemente di un’esigenza narrativa, in modo che la trama seguisse alcuni stereotipi sociali che il regista e lo sceneggiatore volevano utilizzare. Il cantante ha spiegato: “Come avrete visto nella serie c’è stata un’inversione tra Copernico e Taramelli perché serviva per la narrazione che il liceo della bocciatura fosse quello più ‘borghese e in’ della Pavia bene. Quindi c’è stata una necessità di spostamento, ma il nostro cuore è profondamente copernicano”

Noi vi lasciamo con il racconto di cosa c’è di vero e cosa è stato inventato nella serie sugli 883, una lista che approfondisce anche le incongruenze narrative di cui Max Pezzali non ha parlato apertamente.





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