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Quando si pensa a The Office, non si può non ricordare il protagonista assoluto della serie tv: quel mattatore di Michael Scott.
Il remake a stelle e strisce della serie tv di Ricky Gervais ha dimostrato che fare un ottimo rifacimento è possibile. La fama della serie tv comedy di Steve Carell, dopo un inizio piuttosto difficile, ha addirittura superato quella della serie originale. Negli ultimi anni The Office è stato travolto da un’inattesa popolarità e questo ha spinto la NBC a far risorgere il franchise dalle sue ceneri. Stanno fioccando, infatti, remake uno dopo l’altro. Se nel mese di ottobre è arrivato il rifacimento australiano, che sta piacendo solo alla critica (ma è ancora presto per bocciarlo), è stato annunciato di recente anche un remake messicano. Ma cosa si nasconde dietro il grande successo di questa formula che sembra non stancare mai? Un gruppo di personaggi sopra le righe e divertenti ai quali non si può non volere bene.
E tra questi svetta naturalmente il capo della filiale di Scranton della Dunder Mifflin Paper Company. Oggi non riusciremmo a immaginare Michael Scott interpretato da nessun altro che non fosse Steve Carell. All’inizio però erano stati considerati anche molti altri attori per il ruolo (e alcuni erano di alto calibro).
Questo interessante retroscena è emerso in una recente puntata del podcast Office Ladies, co-condotto dalle due attrici Angela Kinsey e Jenna Fischer. A parlarne è stata la responsabile del casting di The Office, Allison Jones, che in una puntata ha rivelato a quali attori Greg Daniels voleva affidare il ruolo di Michael Scott. Sembra che il creatore avesse pensato di mettere al centro del remake americano di The Office due star del calibro di Philip Seymour Hoffman e Paul Giamatti. Ecco cosa ha raccontato:
“È qualcosa che ricordo vividamente [dal] primo incontro che abbiamo avuto con la rete. [Greg Daniels] aveva una lista di nomi, e loro dicevano: ‘Proviamo Philip Seymour Hoffman’, e poi, sai, dicevano:’ Proviamo con Paul Giamatti o qualcuno di quel genere’. E io ero così stanca. Pensavo: ‘Non lo faranno mai’. A quei tempi, nessuno faceva TV. Recitare in una commedia televisiva voleva dire raschiare il fondo del barile.”
Il creatore della serie tv è stato quindi costretto a ripiegare su attori che avessero un background meno imponente. La scelta alla fine è ricaduta su Steve Carell, ma prima di lui la NBC aveva valutato anche un altro candidato. Parliamo di Bob Odenkirk, che successivamente è diventato famoso grazie al ruolo di Saul Goodman. L’attore ha svelato anche il motivo per cui crede di aver perso il ruolo nella comedy: «Sono una persona fin troppo seria». E sapevate inoltre che il remake della comedy di Ricky Gervais ha quasi impedito la nascita di Better Call Saul e Mike Ehrmantraut?