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Eternity, la recensione della rom-com di David Freyne

Eternity, la recensione della rom-com di David Freyne

Eternity, la recensione della rom-com di David Freyne

In un periodo storico in cui le rom-com vivono una nuova stagione d’oro, spesso alimentata da una nostalgia per i grandi cult anni ’90 e 2000, Eternity, il nuovo film diretto da David Freyne, porta il triangolo amoroso su un piano completamente diverso: quello dell’aldilà. Prodotto da A24, il film è una piccola perla brillante, divertente e commovente, capace di affrontare uno dei dilemmi più difficili nelle relazioni umane: passare l’eternità con l’amore di una vita o con il primo, indimenticabile grande amore.

Elizabeth Olsen, CallumTurner In Eternity Credits I Wonder Pictures

Presentato in anteprima come film d’apertura al Torino Film Festival 2025, Eternity vanta un cast di altissimo livello guidato da Elizabeth Olsen, Miles Teller e Callum Turner. Accanto a loro, è impossibile non citare Da’Vine Joy Randolph e John Early, che regalano una comicità calibrata, intelligente, puro dark humour, contribuendo a rendere il film un’opera contemporanea, fresca e ricca di significati in cui è facile riconoscersi.

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Prodotto da A24 – ormai sinonimo di cinema d’autore moderno – Eternity racconta una storia dal tono fiabesco e riflette con delicatezza sul lato più vulnerabile delle relazioni sentimentali, senza dimenticare una regia precisa, che valorizza tanto il ritmo comico quanto l’emozione.

Un doppio amore eterno

La storia segue Joan e Larry, una coppia pronta a festeggiare un gender reveal in famiglia. Durante la festa, però, Larry muore improvvisamente soffocato da un pretzel. L’uomo (Miles Teller) si ritrova su un treno diretto verso un luogo sospeso, un limbo che rappresenta l’aldilà. Qui, ogni nuovo arrivato viene affiancato da un C.A. – Consulente dell’Aldilà – che lo aiuta a superare il trauma e a scegliere dove trascorrere l’eternità. I freschi defunti hanno una settimana di tempo per decidere quale “mondo” scegliere, in una sorta di fiera ultraterrena: esistono mondi dei cowboy, ambientazioni montane, marine, realtà esclusivamente femminili, luoghi legati alle varie religioni, mondi dello “sballo”, il mondo museo (da evitare…).

Elizabeth Olsen, Miles Teller, Callum Turner In Eternity Credits I Wonder Pictures Leah Gallo

Larry, accompagnato dalla sua C.A. Anna (Da’Vine Joy Randolph), vuole trovare un posto dove attendere la moglie Joan, malata di cancro e destinata ad arrivare presto nell’Aldilà. Nel frattempo incontra Luke, un barman che da 67 anni aspetta la donna che ha amato e perso essendo stato ucciso durante la (“non importante”) guerra in Corea. Luke gli spiega che esiste un modo per non essere costretti a scegliere subito un mondo: trovare un lavoro temporaneo nello spazio d’attesa.
Quando anche Joan (ElizabethOlsen) arriva nell’Aldilà, si ritrova improvvisamente davanti non solo al suo attuale marito, Larry, ma anche al suo primo, grande amore: proprio Luke (Callum Turner). Da qui si formano due “fazioni”. Larry e la sua C.A. Anna, che sperano che Joan scelga lui. Ryan, il C.A. della donna, convinto che la sua assistita dovrebbe ricongiungersi con Luke.

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Eternity ha tutte le carte in regola per essere una rom-com perfetta: dolce e amara al tempo stesso, capace di far ridere grazie al ritmo brillante delle battute, senza mai uscire dal tracciato emotivo della storia. Joan si ritrova in un dilemma profondissimo: scegliere la stabilità dell’uomo con cui ha condiviso una vita, Larry, o l’amore idealizzato e interrotto troppo presto, Luke. Un uomo che sembra perfetto perché per 67 anni ha continuato ad aspettarla – anche se, come il film sottolinea, la perfezione non esiste.

La rom-com brilla come mai prima d’ora

Le relazioni reali sono fatte di alti e bassi, di momenti difficili, di monotonia e di ostacoli: elementi che appartengono a un matrimonio lungo quasi sessant’anni. Joan arriva così a una riflessione personale e potentissima. A volte la scelta giusta è non scegliere nessuno, perché prima o poi tutto finisce e il senso della vita sta proprio nell’accettarlo. Il film contiene tutti gli elementi del genere, dalla corsa alla stazione, il ripensamento, il sacrificio, la nostalgia dei ricordi. Tutto per sottolineare che il vero amore è fatto di quotidiano e non esiste quello idilliaco delle fiabe. Per questo il film di Freyne brilla e funziona. Strizza l’occhio ai grandi classici del genere, portando larom-comancora una volta in grande spolvero al cinema.

Eternity richiama l’atmosfera di The Good Place e l’estetica di The Truman Show nella ricostruzione dei mondi ultraterreni. Negli spazi di transizione e nei fondali volutamente artificiali pensati per i nuovi arrivati. David Freyne utilizza l’ironia per affrontare un tema complesso come la natura dell’amore e delle relazioni. Interrogandosi su come felicità e legame possano coesistere per l’eternità. Il risultato è un film che unisce la profondità emotiva di Celine Song allo spirito surreale di Downsizing – Vivere alla grande. Una rom-com più viva che mai, anche se parla di morti.

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