Ci sono fenomeni cinematografici che non svaniscono mai del tutto, ma restano sospesi nella memoria collettiva, pronti a riaffiorare a ogni generazione. Twilight è uno di questi. Diciassette anni dopo l’uscita del primo film, la saga nata dai romanzi di Stephenie Meyer continua a conquistare nuovi spettatori e a far discutere i vecchi fan, tra ironia, nostalgia e riscoperta. È una storia d’amore proibita, quella tra la timida Bella Swan e il vampiro Edward Cullen, che all’inizio degli anni Duemila ha ridefinito il teen romance, trasformandolo in un fenomeno globale capace di cambiare per sempre il modo di raccontare il sovrannaturale al cinema.
Tra i tanti momenti rimasti impressi nell’immaginario collettivo (dal primo incontro alla partita di baseball sotto il temporale) ce n’è uno che ha superato i confini del film, diventando un simbolo universale della saga. È la scena in cui Edward rivela a Bella la propria natura, mostrando come la sua pelle scintilli alla luce del sole. Un’immagine che, nel film, avrebbe dovuto spaventare la protagonista e lo spettatore, ma che invece è diventata oggetto di culto (e di meme) per un’intera generazione. Paradossalmente, è anche la sequenza che Robert Pattinson, interprete di Edward, ha sempre dichiarato di detestare.
Nel film di Catherine Hardwicke, il momento arriva quando Bella affronta Edward nei boschi e gli confessa di aver capito che è un vampiro. Lui, per convincerla della propria diversità, la conduce in una radura e le mostra come il sole faccia brillare la sua pelle, svelando quella che definisce «la pelle di un assassino». L’intento drammatico è chiaro: mostrare il contrasto tra la bellezza e la pericolosità della creatura. Ma il risultato visivo (con i riflessi scintillanti e quasi fatati) ha avuto un effetto opposto, trasformando Edward in un’icona romantica piuttosto che in un mostro da temere. Lo stesso Pattinson, più volte, ha scherzato sul momento, ammettendo di averlo trovato ridicolo già durante le riprese.
Eppure, proprio quella scena ha finito per definire Twilight agli occhi del pubblico. È stata citata, parodiata e reinterpretata in decine di film, serie e contenuti online, fino a diventare una delle immagini più riconoscibili del cinema anni Duemila. Il pubblico, che nel tempo ha imparato ad amare il film anche nei suoi eccessi, la considera oggi parte integrante del fascino della saga. Una testimonianza di come il tono melodrammatico e la sincerità emotiva di Twilight siano stati capaci di conquistare milioni di spettatori nonostante – o forse grazie – ai momenti più discutibili.
Nel romanzo originale, la rivelazione avviene in modo molto diverso: in macchina, con toni più sommessi e senza alcun effetto visivo. Ma è proprio la scelta del film di rendere visibile l’impossibile (la pelle che brilla come diamante) ad aver creato una delle immagini più iconiche della cultura pop contemporanea. Diciassette anni dopo, anche chi non ha mai visto Twilight riconosce quella scena. Pattinson potrà pure continuare a odiarla, ma è indubbio che proprio quel momento, la “pelle di un assassino”, sia diventato la firma indelebile di un fenomeno che ancora oggi non smette di brillare.
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