Wicked – Parte 2, l’atteso atto conclusivo dell’adattamento cinematografico dell’omonimo musical di Broadway, potrebbe apparentemente aver risolto a ben 86 anni di distanza uno dei più grandi misteri legati a Il mago di Oz, il leggendario classico di Hollywood diretto da Victor Fleming. Tuttavia, per meglio comprendere la questione, è bene fare un breve passo indietro.
C’è da considerare come la connessione tra le due opere rimanga labile e tecnicamente non ufficiale, dal momento che il film del 1939 è ancora protetto da copyright da parte della Warner Bros., mentre il libro originale di L. Frank Baum – sul quale è a sua volta basata la storia del romanzo Wicked – è di pubblico dominio. Tale fattore emerge in elementi come la scelta di portare in scena pantofole d’argento anziché quelle di rubino, ma nonostante ciò il musical rimane disseminato di ammiccamenti ad uso e consumo del pubblico, con alcuni di essi che rimandano in modo quasi inconsapevole alla storia originaria.
L’operazione di retcon messa in atto da Wicked rimane una delle più ispirate mai realizzate, tuttavia una scena in particolare – probabilmente passata inosservata ai più – sembrerebbe collegarsi direttamente con uno dei passaggi più noti de Il mago di Oz, risolvendone – anche se in maniera non ufficiale – un aspetto rimasto a lungo oggetto di discussioni.
ATTENZIONE!
Da qui in avanti sono presenti spoiler sulla trama di Wicked – Parte 2
Molti fan ricordano che nel film del 1939, quando Dorothy e i suoi amici entrano nella foresta oscura dopo essere partiti in missione per uccidere la Malvagia Strega dell’Ovest, sono armati fino ai denti. L’Uomo di Latta non solo brandisce la sua fidata ascia, ma impugna anche una chiave inglese gigante (entrambe apparentemente per un uso corpo a corpo), mentre il Leone Codardo porta con sé una enorme rete e una grande bomboletta di quello che sembra essere uno spray anti-insetti. Lo spaventapasseri invece, in maniera del tutto sorprendente, è armato di.. revolver.
Per anni, questo dettaglio ha lasciato perplessi i fan non solo su come e perché lo Spaventapasseri abbia una pistola, ma anche sulla possibile funzione che che ciò potrebbe aver implicato per la trama. Dopo l’attacco delle scimmie volanti, l’arma viene persa, presumibilmente tra le fronde della foresta oscura insieme a tutta la sua paglia. Tuttavia grazie a Wicked – Parte 2, viene fornita una valida e sensata ragione che giustifica il possesso del revolver da parte dello Spaventapasseri.
Nel corso del film, Fiyero e le altre guardie imperiali sfoggiano un arsenale composto non da spade o alabarde, ma bensì vere e proprie armi da fuoco. Certo, non ricalcano esattamente le pistole del nostro mondo e – dettaglio non da poco – non ne viene sfruttata la balistica, ma la loro natura è inequivocabile. Un elemento che, complice il ritmo incalzante del film, potrebbe quasi passare inosservato…almeno fino al clamoroso colpo di scena finale che ricorda allo spettatore chi sia davvero Fiyero. Questi infatti non è altri che lo Spaventapasseri della storia de Il mago di Oz.
Proprio per questo, il fatto che Fiyero trascorra gran parte del film armato fino ai denti prima di completare la sua metamorfosi nello Spaventapasseri è un dettaglio che non può sfuggire. Il collegamento, insomma, è tutt’altro che campato in aria. D’ora in poi, sarà difficile rivedere quel momento senza pensare a Wicked e alla sua peculiare revisione del mondo di Oz.
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Fonte: ComicBook
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