Il giorno di Natale del 1993 approdava sui grandi schermi un western destinato a conquistare un posto nel cuore del pubblico appassionato del genere, il quale solo un anno prima, aveva assistito al ritorno in grande stile del genere grazie al capolavoro di Clint Eastwood Gli Spietati. A distanza di 32 anni,Tombstone è uno di quei rari casi in cui il tempo non solo non ha scalfito un film, ma che ha contribuito a rafforzzarne il mito.
Oggi il western diretto da George P. Cosmatos è infatti considerato senza esitazioni uno dei massimi esempi del genere, un classico moderno capace di parlare a generazioni diverse di spettatori. Ambientato nella leggendaria omonima cittadina dell’Arizona, Tombstone racconta l’arrivo di Wyatt Earp e dei suoi fratelli in quello che rimane uno degli ultimi angoli dove ancora sopravvive il vecchio west prima che legge e ordine lo consegnassero alla Storia. Un luogo dove la violenza è cosa di tutti i giorni e dove ristabilire la legge significa inevitabilmente sporcarsi le mani.
Il film è stato sostenuto da un cast semplicemente impressionante, che vede Kurt Russell nei panni di Earp, affiancato da Sam Elliott e Bill Paxton, ma soprattutto da un Val Kilmer in stato di grazia, autore di una delle interpretazioni più celebrate della storia del cinema western nel ruolo di Doc Holliday. Attorno a loro ruotano poi volti ben noti al grande pubblico, come Michael Biehn Michael Rooker, Billy Bob Thornton, Stephen Lang, Billy Zane, Thomas Haden Church e il grande veterano di Hollywood Charlton Heston.
Al box office Tombstone partì in sordina, debuttando solo al terzo posto, ma riuscì comunque a incassare oltre 73 milioni di dollari a fronte di un budget di 25. Il vero trionfo, però, arrivò col tempo, grazie al passaparola e a una crescente rivalutazione critica. Se all’uscita le recensioni furono contrastanti, oggi il giudizio è praticamente unanime nel ritenere Tombstone un modello di riferimento per il western moderno.
Il film aggiorna i codici del genere senza tradirli, mescolando eventi storici – come il celebre scontro all’O.K. Corral – a una narrazione mitizzata che mantiene intatto il fascino dei leggendari eventi in esso narrati. Il successo del film lanciò inoltre in maniera definitiva la stella del compianto Val Kilmer, spalancandogli le porte a ruoli chiave di alcuni dei film più iconici degli anni ’90, tra i quali spiccano Heat – La sfida e Batman Forever.
Curiosamente, il destino volle che Tombstone uscisse a pochissimi mesi di distanza da Wyatt Earp, con Kevin Costner, altro ambizioso progetto dedicato alla stessa figura storica. All’epoca si parlò di una sfida diretta, ma col senno di poi il verdetto pende in maniera abbastanza netta verso il film di Cosmatos, il quale è riuscito a resistere in maniera più convincente tanto alla prova del tempo quanto su quello dell’eredità cinematografica.
Oggi Tombstone rimane ancora una visione obbligata per ogni appassionato di western. Un film che ha saputo riunire alcune delle più grandi star degli anni ’90 dando vita a una magia che, a più di tre decenni di distanza, Hollywood non è ancora riuscita davvero a replicare.
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