YouTube Hype è ora disponibile in tutto il mondo. Annunciata ufficialmente il 17 luglio (era in test da quasi un anno), la funzionalità permette agli utenti di aiutare i piccoli creatori di contenuti aumentando la loro visibilità. Ora è disponibile in tutto il mondo (in realtà sono 39 paesi, ma ci sono quelli più importanti).
Come funziona YouTube Hype
Hype è un modo per promuovere i video pubblicati dai canali con un numero limitato di iscritti. In particolare, i creatori dei contenuti possono sfruttare la funzionalità se partecipano allo YouTube Partner Program e gestiscono canali con un numero di iscritti compreso tra 500 e 500.000. Se il numero supera 500.000 iscritti o se il canale non è più nel programma, la funzionalità non sarà più accessibile.
Hype non è tuttavia disponibile per tutti i video, ma solo per quelli caricati su YouTube negli ultimi sette giorni. Dopo aver cliccato sul pulsante “Mi piace” (pollice su), gli utenti/spettatori vedranno un altro pulsante Hype. Per ogni clic o tap verranno assegnati punti al video. Gli utenti possono effettuare un massimo di tre hyping a settimana.
I video che ricevono più hype appariranno in una classifica (diversa per ogni paese) visibile nella sezione Esplora. Ai video verrà inoltre aggiunto un badge Hyped per i primi sette giorni e quindi avere una maggiore visibilità. YouTube ha aggiunto un filtro per vedere solo questi video nel feed Home.
Quando un video è prossimo ad entrare nella leaderboard, gli utenti che hanno contribuito riceveranno una notifica. I fan più fedeli riceveranno invece un badge hype star ogni mese. In futuro verranno introdotte classifiche in base agli interessi (gioco, stile e altri) e hype a pagamento (attualmente in test in Brasile e Turchia).
L’elenco dei 39 paesi (c’è l’Italia) si trova nella pagina di supporto. Sono inoltre specificati i video che non possono ricevere hype, tra cui Shorts e quelli per maggiorenni o bambini. YouTube ha confermato l’uso dell’intelligenza artificiale per migliorare la qualità dei video, ricevendo critiche dai creatori di contenuti.