X introduce le pubblicità nelle risposte di Grok

Elon Musk ha appena annunciato che Grok, il chatbot di X, inizierà a mostrare le pubblicità nelle sue risposte.

Musk annuncia l’arrivo della pubblicità su Grok

Finora ci siamo concentrati solo nel rendere Grok l’AI più intelligente e accurata del mondo, e penso che ci siamo riusciti, ha detto Musk durante una discussione live con gli inserzionisti. Ora rivolgeremo la nostra attenzione a come pagare quelle costose GPU.

La verità, è che far girare un’AI all’avanguardia costa una fortuna. Ogni domanda posta a Grok brucia cicli di calcolo su server che costano milioni di dollari. E qualcuno deve pur pagare il conto. Il piano è il seguente: se un utente chiede a Grok come risolvere un problema, l’AI potrà suggerire soluzioni sponsorizzate. Pubblicizzare la soluzione specifica sarebbe ideale in quel momento, ha spiegato Musk agli inserzionisti.

Per fare un esempio, immaginiamo di chiedere a Grok il miglior smartphone del 2025 e ricevere una risposta che inizia con Grazie al nostro partner Samsung, ti consiglio il Galaxy S26… Ecco come potrebbe andare.

La mossa arriva in un momento delicato per X. Il business pubblicitario della piattaforma è in difficoltà da quando molti brand hanno abbandonato la nave dopo l’acquisizione di Musk. Senza contare l’addio della CEO Linda Yaccarino, che ha lasciato un vuoto nella gestione delle relazioni con gli inserzionisti.

Grok rappresenta una delle poche innovazioni genuine di X sotto la gestione Musk. Trasformarlo in un canale pubblicitario è il tentativo disperato di monetizzare l’unica cosa che funziona davvero sulla piattaforma. Musk ha anche rivelato che userà la tecnologia di xAI per migliorare il targeting degli annunci su tutto il social network.

È una sinergia inquietante, onestamente. L’AI che impara dai nostri comportamenti su X userà quelle informazioni per mostrarci pubblicità più mirate. Grok non solo risponderà alle nostre domande, ma analizzerà come le facciamo per venderci meglio i prodotti.

L’arrivo delle inserzioni pubblicitarie sui chatbot AI

Quello che sta succedendo con Grok è emblematico di una tendenza più ampia. L’AI sta perdendo la sua innocenza commerciale. Quello che inizialmente era presentato come uno strumento neutro per aiutare gli utenti si sta trasformando in un sofisticato sistema di vendita. Del resto, se costa troppo mantenerla gratuita, allora deve diventare redditizia. E il modo più veloce per renderla redditizia è trasformarla in un canale pubblicitario.

Gli utenti di X si erano abituati a Grok come all’AI che “dice quello che pensa” senza filtri politici o commerciali. Ora dovranno abituarsi a un Grok che dice quello che pensa, ma anche quello che i suoi sponsor vogliono che dica.

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