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Windsurf: addio a OpenAI, accordo con Google

Windsurf: addio a OpenAI, accordo con Google

Tra i due litiganti, il terzo gode. Questo proverbio è perfetto per descrivere gli eventi delle ultime ore. OpenAI aveva offerto 3 miliardi di dollari per l’acquisizione di Windsurf, ma l’operazione non è stata conclusa entro la scadenza prevista (11 luglio) a causa del mancato accordo con Microsoft. Google ha subito sfruttato l’occasione per investire 2,4 miliardi di dollari nella startup e assumere il CEO Varun Mohan insieme ad altri ricercatori.

Google beffa OpenAI

OpenAI aveva offerto 3 miliardi di dollari per l’acquisizione di Windsurf all’inizio di maggio. L’obiettivo dell’azienda guidata da Sam Altman è utilizzare le tecnologie della startup per migliorare i tool di coding basati sull’intelligenza artificiale (sistemi in grado di scrivere codice a partire da prompt in linguaggio naturale).

Microsoft, che offre un tool simile (Github Copilot), aveva chiesto a OpenAI di poter accedere alle tecnologie di Windsurf. Sia OpenAI che Windsurf non volevano però soddisfare la richiesta dell’azienda di Redmond. Nel frattempo è scaduto il termine entro cui doveva essere confermata l’acquisizione. Windsurf non ha perso tempo e accettato l’offerta di Google.

Secondo Bloomberg, l’azienda di Mountain View pagherà 2,4 miliardi di dollari per i diritti di licenza (non esclusivi) delle tecnologie di Windsurf. Il CEO Varun Mohan, il co-fondatore Douglas Chen e alcuni ricercatori lavoreranno per Google DeepMind e quindi su Gemini.

Google non riceverà nessuna quota di Windsurf e non avrà voce sulle scelte di business della startup. Simili accordi, sottoscritti anche da Microsoft con Inflection AI, Google con Character.AI e Meta con Scale AI, sono definiti acquihire. È una “scappatoia” per cercare di evitare indagini antitrust.

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