Ci sono bug fastidiosi, bug che cancellano file, bug che mandano in crash il PC. E poi ci sono bug ridicoli. Come quello scoperto di recente su Windows 11. Il Task Manager, lo strumento che si usa per chiudere i programmi bloccati, si rifiuta di chiudersi. Anzi, si clona come i Gremlins.
Strano bug su Windows 11 24H2 e 25H2, Task Manager si moltiplica
L’ultimo aggiornamento non di sicurezza di Windows 11 per le versioni 24H2 e 25H2 presenta uno strano fenomeno. Quando si chiude Task Manager, il suo processo non termina. Continua a girare in background come un fantasma che si rifiuta di lasciare la casa. E quando si riapre Task Manager, invece di riattivare il processo esistente, Windows ne crea uno nuovo. Il risultato è che ogni volta che si apre e chiude Task Manager, si apre un’altra istanza del processo. Si apre Task Manager cinque volte, si hanno cinque processi identici. Si apre venti volte, se ne hanno venti. E così via.
Fortunatamente, Task Manager non è un processo particolarmente esigente in termini di risorse. Averne due o tre in esecuzione contemporaneamente non dovrebbe influenzare l’esperienza d’uso in modo percettibile. Ma se ce ne sono centinaio in background perché magari Task Manager è stato aperto e chiuso decine di volte nel corso di giorni o settimane… Lì la storia cambia, specialmente su computer di fascia bassa con RAM limitata.
Immaginiamo un PC economico con 4GB di RAM che già fatica a tenere il passo con Chrome e qualche documento aperto. Aggiungiamo una settantina di istanze di Task Manager che galleggiano in background, e improvvisamente anche le operazioni più semplici iniziano a rallentare. Non è una catastrofe, ma è sicuramente fastidioso.
Come risolvere
La soluzione più semplice e brutale è riavviare il computer. Un riavvio cancella tutti i processi in esecuzione, inclusi i cloni di Task Manager che si sono accumulati. Ma se non si vuole riavviare il PC, perché magari si hanno delle finestre aperte e si sta lavorando a un progetto, c’è un’altra opzione. È possibile terminare manualmente tutti i processi duplicati di Task Manager utilizzando… Task Manager stesso.
Basta aprire Task Manager, andare all’elenco dei processi, trovare tutti quelli chiamati “Task Manager” (ce ne saranno diversi), e terminali uno per uno usando il comando “Termina operazione”. Poi chiudere Task Manager, stavolta usando “Termina operazione” su se stesso, per assicurarsi di non ottenere un’altra copia fantasma la prossima volta che si apre.
C’è un terzo modo, ancora più elegante. Quando un’app non funziona correttamente e Task Manager non è d’aiuto (o è lui stesso il problema, come in questo caso), è sufficiente fare clic con il pulsante destro sull’icona dell’app nella barra delle applicazioni e selezionare “Termina processo” per ucciderla immediatamente.
È una scorciatoia potente che bypassa completamente Task Manager. Questa funziona è disattivata di default, e molti utenti non sanno nemmeno che esiste. Per abilitarla, si deve andare su Impostazioni > Avanzate e attivare l’opzione “Termina operazione“. Una volta fatto, si avrà sempre a portata di clic destro un modo rapido per terminare app problematiche senza dover aprire per forza Task Manager. Non si capisce perché Microsoft l’abbia sepolta nelle impostazioni avanzate dove la maggior parte delle persone non la troverà mai.
Microsoft tace (per ora)
Microsoft non ha ancora confermato ufficialmente questo bug. Ma è reale e verificabile. Il problema è stato testato su diversi sistemi e macchine virtuali con gli ultimi aggiornamenti di Windows 11 24H2 e 25H2, e tutti presentano lo stesso comportamento bizzarro. Task Manager si moltiplica come un’ameba ogni volta che viene aperto e chiuso.
È probabile che Microsoft sia già al corrente del problema e stia lavorando a una correzione. Bug così evidenti e replicabili raramente sfuggono a lungo, specialmente quando colpiscono uno strumento critico come Task Manager. Ma fino a quando non arriva una patch ufficiale, gli utenti devono arrangiarsi con i trucchetti descritti sopra.


