Windows 10 22H2 non verrà più supportato da Microsoft a partire dal 14 ottobre 2025. Su molti computer non sarà possibile installare Windows 11, in quanto non sono soddisfatti i requisiti hardware minimi. Alcuni utenti hanno tuttavia notato la possibilità di effettuare ugualmente l’upgrade. Potrebbero essere casi isolati o conseguenza di qualche errore dell’azienda di Redmond.
Windows 11 24H2 su PC senza TPM 2.0
Dopo un inseguimento durato quasi quattro anni, Windows 11 ha superato Windows 10 in termini di market share, secondo i dati di Statcounter (non affidabili al 100%). Secondo una recente stima, i computer con Windows 10 che non possono essere aggiornati sono oltre 400 milioni nel mondo. Microsoft cerca di convincere gli utenti al “grande passo”, evidenziando i vantaggi di Windows 11 in termini di sicurezza e affidabilità. Sui Copilot+ PC è possibile anche sfruttare le funzionalità AI.
I requisiti di Windows 11 24H2 sono ancora più stringenti perché il processore deve supportare le istruzioni SSE4.2 e POPCNT. Il vincolo principale è tuttavia quello del chip TPM 2.0. Un lettore del blog Borncity ha disattivato l’opzione TPM 2.0 in UEFI per evitare l’installazione forzata di Windows 11 24H2 sul Lenovo IdeaPad S145-15IWL con processore Intel Core i5-8265U (supportato).
Nonostante ciò, Windows Update ha mostrato la possibilità di effettuare l’upgrade da Windows 10 22H2 a Windows 11 24H2. Apparentemente sembra che il requisito del chip TPM 2.0 sia stato eliminato. Non è chiaro se l’utente abbia effettivamente disattivato tutte le opzioni oppure se ci sia stato un bug nella distribuzione dell’aggiornamento che ha saltato il controllo.
All’inizio del mese, Microsoft ha rilasciato l’update KB5001716 per i dispositivi con Windows 10 22H2. Neowin ha scoperto che viene installato automaticamente (anche sui PC con Windows 10 21H2 e Windows 11 21H2). È l’aggiornamento che permette di mostrare la disponibilità di una versione più recente del sistema operativo in Windows Update.
Invece di acquistare un nuovo computer è possibile seguire il consiglio di The Document Foundation e installare Linux insieme a LibreOffice.