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Windows 10, le patch di sicurezza in Europa saranno gratuite: la vittoria delle associazioni di consumatori

Windows 10, le patch di sicurezza in Europa saranno gratuite: la vittoria delle associazioni di consumatori

L’intervento di Euroconsumers, l’organizzazione che rappresenta le principali associazioni dei consumatori in Belgio, Italia, Spagna e Portogallo, è riuscita a fare cambiare idea a Microsoft circa le politiche di distribuzione delle patch di sicurezza per Windows 10, che è in dismissione. Nello Spazio Economico Europeo saranno gratuite.

Cosa è successo e quali erano le condizioni precedenti

Come è noto, il 14 ottobre 2025 Windows 10 per le edizioni consumer e business “normali” (non LTSC, che invece si estenderà fino al 2032)raggiungerà la fine del supporto ufficiale. Dopo quella data il sistema non riceverà più le consuete patch di sicurezza, lasciando i PC esposti a vulnerabilità e malware.

Per accompagnare il passaggio a Windows 11, Microsoft ha creato il programma Extended Security Updates (ESU), che garantisce fino a un anno di aggiornamenti critici e importanti, fino al 13 ottobre 2026, ma senza introdurre nuove funzioni o modifiche al sistema.

In origine le modalità di adesione erano tre: pagare circa 30 dollari l’anno, riscattare 1.000 punti Microsoft Rewards oppure attivare il servizio Windows Backup, che sincronizza cartelle e impostazioni su OneDrive. Quest’ultima era la via “gratuita”, ma implicava l’uso di un account Microsoft e, per chi avrebbe superato i 5 GB di spazio gratuito, eventuali costi di archiviazione cloud.

La pressione delle associazioni dei consumatori europee, coordinate da Euroconsumers, ha portato a un cambiamento importante per gli utenti dello Spazio economico europeo (SEE) che, ricordiamo, comprende i 27 Paesi UE più Islanda, Norvegia e Liechtenstein.

In quest’area, Microsoft ha accettato di offrire l’iscrizione gratuita al programma ESU senza più l’obbligo di attivare Windows Backup o accumulare punti Rewards. L’opzione gratuita resta però legata a un requisito: è necessario accedere e restare connessi al PC con un account Microsoft, al quale sarà associata la licenza ESU. Se si smette di accedere con quell’account, gli aggiornamenti possono interrompersi dopo un massimo di 60 giorni, finché non si effettua nuovamente la registrazione.

Chi preferisce continuare a usare solo un account locale, senza effettuare l’accesso con un account Microsoft, non è escluso dal programma, ma dovrà acquistare una licenza una tantum da 30 dollari per attivare gli aggiornamenti estesi. Questa possibilità consente di ricevere patch di sicurezza fino alla stessa scadenza del 13 ottobre 2026 senza vincoli di accesso continuo, ma di fatto a pagamento.

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Come fare per aderire a ESU

Per poter aderire all’ESU, il PC deve eseguire Windows 10 versione 22H2, avere gli ultimi aggiornamenti installati e un account con privilegi di amministratore. Quando il dispositivo risulta idoneo, in Impostazioni > Aggiornamento e sicurezza > Windows Update compare un collegamento per l’iscrizione. Dopo la registrazione è possibile estendere la licenza fino a un massimo di dieci dispositivi usando lo stesso account Microsoft o, in caso di acquisto, la stessa licenza a pagamento.

Agli utenti che hanno un account locale servirà comunque un account Microsoft – senza login a Windows – per acquistare la licenza.

All’Euroconsumer questa vittoria non basta


Sebbene, con un lettera, Euroconsumers abbia accolto positivamente l’apertura, ha chiesto ulteriori garanzie spingendo Microsoft a considerare un’estensione della copertura gratuita oltre il 2026, anche in considerazione dei circa 850 milioni di dispositivi attivi che, secondo le stime citate da Euroconsumer, dipendono ancora da Windows 10 e non possono essere aggiornati a causa dei requisiti hardware.

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