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Vittime di ransomware colpite più volte in un anno

Vittime di ransomware colpite più volte in un anno

I risultati di un recente report sulla sicurezza informatica di Barracuda Networks ha rivelato alcuni dati preoccupanti collegati proprio alla cybersecurity degli utenti. Nello specifico questa ricerca mostra come il 31% delle vittime di attacchi ransomware siano state colpite più di una volta negli ultimi 12 mesi.

Il comunicato stampa ufficiale che l’azienda ci ha inviato spiega che i motivi principali riguardano difese inefficaci e frammentazione della sicurezza. Ovviamente, questi due aspetti, come specificato dai ricercatori, “vengono particolarmente sfruttati dai gruppi di hacker“. Ma non è tutto.

Infatti, come si legge nel documento, dall’indagine “emerge anche che il 74% delle vittime colpite ripetutamente dichiara di destreggiarsi tra un numero eccessivo di strumenti di sicurezza, e il 61% afferma che tali strumenti non sono integrati, il che limita la visibilità e crea zone d’ombra dove i cyber criminali possono infiltrarsi“.

Il ransomware è una minaccia sempre più comune

Il dato preoccupante che emerge dall’indagine condotta da Barracuda Networks, in collaborazione con Vanson Bourne, è che gli attacchi ransomware sono sempre più comuni. Ciò evidenzia una necessità da parte degli utenti: proteggersi contro queste minacce.

Neal Bradbury, Chief Product Officer di Barracuda, ha infatti dichiarato: “I risultati della ricerca mostrano chiaramente come il ransomware sia una minaccia in costante crescita e come difese di sicurezza frammentate rendano le organizzazioni estremamente vulnerabili“.

In molti casi, gli aggressori riescono a muoversi all’interno delle reti delle vittime, ottenendo accesso a dispositivi, dati e molto altro senza essere rilevati o bloccati“, ha specificato. “Troppe vittime si ritrovano a gestire un numero eccessivo di strumenti scollegati tra loro, nonostante siano spesso adottati con le migliori intenzioni per rafforzare la protezione. Tuttavia, strumenti che non possono interoperare o che non sono configurati correttamente creano falle nella sicurezza e portano a violazioni“.

Qual è la soluzione per proteggersi? Bradbury ha concluso: “È fondamentale avere un approccio unificato alla sicurezza, basato su una piattaforma integrata e solida“.

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