Il Garante per la protezione dei dati personali ha comunicato che, contrariamente a quanto riportato da alcuni organi di stampa, l’indagine nei confronti di Lusha Systems è ancora in corso. L’istruttoria era stata avviata all’inizio di aprile in seguito alla scoperta sulla piattaforma dell’azienda statunitense di numeri telefonici di utenti italiani, inclusi quelli del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Primo Ministro Giorgia Meloni.
Scraping delle dati senza consenso
Lusha Systems è una piattaforma di intelligence per le vendite che fornisce dati di contatto (email, numeri di telefono) e altre informazioni che i team di vendita e marketing usano per contattare potenziali clienti. In seguito alle segnalazioni ricevute da diversi cittadini, il Garante ha avviato un’istruttoria per accertare la provenienza dei dati. Nel comunicato stampa dell’8 aprile è scritto che “la società statunitense vende recapiti anche telefonici di dubbia provenienza anche di persone che vivono in Italia, inclusi quelli di rappresentanti di spicco delle Istituzioni“.
Non è noto se Lusha ha risposto alla richiesta di chiarimenti (il termine era 20 giorni) inviata dal Garante, in particolare sulle modalità di acquisizione dei dati. Il sospetto è che l’azienda di Boston effetti uno scraping delle informazioni da siti aziendali, profili LinkedIn e altre fonti.
L’autorità ha comunicato che, contrariamente a quanto affermato nei giorni scorsi da alcune testate giornalistiche, il procedimento non si è mai arrestato. In base agli accertamenti preliminari è emerso che Lusha raccoglie i dati personali di cittadini europei, ma “scarica” la responsabilità dell’applicazione del GDPR ai clienti e ai fruitori del database. In una pagina sul sito ufficiale è scritto infatti che i “venditori” di terze parti devono confermare il rispetto delle leggi sulla privacy.
Il Garante ha inoltre verificato che Lusha mette a disposizione dei propri clienti dati di contatto di personaggi pubblici e soggetti che ricoprono posizioni apicali. È in corso anche il monitoraggio di altre piattaforme simili e la valutazione della posizione dei soggetti che hanno usato tali piattaforme per svolgere attività di marketing senza adeguata base giuridica.


