L’archivio diVine non è andato perso. Ad annunciarlo è Elon Musk, che afferma di averlo ritrovato in qualche scatolone digitale e promette di volerlo rendere nuovamente disponibile, così che gli utenti possano tornare a condividerne i post. Non si tratta di un vero e proprio rilancio, ma di un’iniziativa che punta a riportare online un pezzo di storia recente del web.
Elon Musk vuole resuscitare Vine
A chi non l’ha vissuta in prima persona, la piattaforma può essere descritta come un predecessore di TikTok. Era pensata per ospitare video da sei secondi riprodotti in loop. Un formato particolare, perfetto per i meme, che proprio per questa sua peculiarità ha conquistato uno zoccolo duro di affezionati.
La proprietà intellettuale fa parte del pacchetto controllato da X, essendo stata in gestione a Twitter. Queste le parole di Musk.
A proposito, abbiamo recentemente trovato l’archivio video di Vine (pensavamo fosse stato eliminato) e stiamo lavorando per ripristinare l’accesso degli utenti, così puoi pubblicarli se vuoi.
Nessuna tempistica, solo una promessa. Va detto che non è nemmeno la prima. Già all’inizio dell’anno, il proprietario del social ha dichiarato di valutare l’ipotesi di un rilancio. Lo aveva già fatto anche nel 2022. Vedremo se questa sarà la volta buona.
Un altro riferimento a Vine risale ai giorni scorsi, quando xAI ha lanciato la modalità Imagine di Grok, in grado di creare brevi video (anche piuttosto espliciti) con l’impiego dell’intelligenza artificiale generativa.
Vine: la storia in breve
La fondazione di Vine risale a metà 2012. Subito acquisita da Twitter per 30 milioni di dollari, l’azienda ha poi lanciato l’applicazioneall’inizio del 2013. È stata opera di Dom Hofmann, Rus Yusupov e Colin Kroll. Il rilascio è avvenuto inizialmente su iPhone e iPod touch, solo nei mesi successivi anche su Android e Windows Phone. Il 2016 è stato invece l’anno della chiusura.