Dopo il caso Raoul Bova, il Garante per la protezione dei dati personali è intervenuto per porre fine alla diffusione illegale di contenuti privati. In seguito al reclamo presentato da Stefano De Martino, l’autorità ha ordinato il blocco immediato della pubblicazione dei video rubati dalle videocamere di sicurezza installate nell’abitazione della compagna (Caroline Tronelli). Oltre alle sanzioni pecuniarie è prevista la reclusione in caso di condanna penale.
Video privati diventati pubblici
Pochi giorni fa, ignoti cybercriminali sono riusciti ad accedere alle videocamere di sicurezza installate nell’abitazione della Tronelli. I video privati sono stati successivamente divulgati online e tramite noti servizi di messaggistica (WhatsApp e Telegram). Gli avvocati di Stefano De Martino hanno presentato una denuncia alla Polizia di Stato di Porto Cervo (Sassari) e alla Procura di Roma, oltre che al Garante della privacy.
I video sono stati rimossi da alcune piattaforme, ma è quasi impossibile interrompere la condivisione una volta finiti su Internet. Ovviamente si tratta di una grave violazione della privacy che ha richiesto l’intervento urgente del Garante. L’autorità ha ordinato l’immediata limitazione definitiva del trattamento, ovvero l’obbligo di rimuovere i video pubblicati, oltre che il divieto di ogni ulteriore diffusione online.
È stato contestualmente avviato un procedimento istruttorio, al termine del quale potrebbero essere adottati provvedimenti di natura sanzionatoria nei confronti dei soggetti ritenuti responsabili delle violazioni accertate. Gli avvocati di De Martino hanno ipotizzato anche il reato di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti.
In base all’art. 612 ter del codice penale, chi realizza, sottrae, invia, cede o divulga immagini e video privati senza il consenso delle persone interessate è punito con la reclusione da uno a sei anni e con la multa da 5.000 a 15.000 euro. Quindi rischiano il carcere non solo i cybercriminali, ma gli utenti che condividono i video sui social media o tramite app di messaggistica.