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UE: nasce AMLA contro la criminalità finanziaria

AMLA

Nasce ufficialmente AMLA, la nuova autorità antiriciclaggio dell’Unione Europea. Come si legge nel comunicato stampa giunto da Bruxelles, fungerà da centrale di coordinamento delle autorità nazionali, con l’obiettivo di garantire che il settore privato applichi in modo corretto e coerente le norme dell’UE.

L’impegno UE contro la criminalità finanziaria chiama in causa le crypto

Così si intende combattere con ogni arma possibile la piaga del riciclaggio e quella del finanziamento del terrorismo, anche facendo leva su un ambizioso pacchetto di proposte legislative che mira al perfezionamento del quadro normativo, tenendo conto dell’esigenza di adeguarlo alle sfide nuove ed emergenti legate all’innovazione tecnologica, come le valute virtuali. Il riferimento alle criptovalute è dunque esplicito. Si passerà anzitutto dall’adozione di un approccio condiviso da tutti gli Stati membri. Queste le quattro proposte avanzate:

Di seguito riportiamo invece i compiti attribuiti alla neonata Anti-Money Laundering Authority:

Chiamato in causa direttamente Bitcoin e le realtà che operano nell’ambito del trading di questi asset.

Attualmente solo alcune categorie di prestatori di servizi per le cripto-attività sono soggette alle norme dell’UE in materia di AML/CFT. La riforma proposta estenderà l’ambito di applicazione di queste norme all’intero settore delle cripto-attività, obbligando tutti i prestatori di servizi all’adeguata verifica della clientela. Le nuove modifiche garantiranno la piena tracciabilità dei trasferimenti di cripto-attività, come i Bitcoin, e consentiranno di prevenire ed individuare il loro possibile impiego a fini di riciclaggio/finanziamento del terrorismo. Saranno inoltre vietati i portafogli anonimi di cripto-attività, applicando così in pieno le norme dell’UE in materia di AML/CFT al settore delle cripto-attività.

Ce n’è anche per il contante: fissato un massimale di 10.000 euro per i pagamenti in tutta l’area UE.

Questo massimale a livello dell’UE è sufficientemente elevato da non delegittimare l’euro come moneta a corso legale e riconosce il ruolo essenziale del contante. In circa due terzi degli Stati membri già si applicano massimali analoghi, anche se di entità variabile, i quali possono rimanere in vigore a condizione che non superino i 10 000 €. Limitare i pagamenti in contanti di importo elevato rende più difficile ai criminali il riciclaggio di denaro sporco.

La palla passa ora nelle mani del Parlamento e del Consiglio, che discuteranno il pacchetto di proposte. L’auspicio della Commissione è ad ogni modo quello di veder completato l’iter legislativo in breve tempo. L’avvio dei lavori per l’autorità è invece fissato per il 2024, non appena la direttiva sarà stata recepita e verrà applicato il nuovo quadro normativo.

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