Mentre il mondo tech è in preda alla febbre dell’intelligenza artificiale, il Tor Project fa l’esatto contrario. Con il rilascio di Tor Browser 15.0a4, il team ha fatto pulizia eliminando tutti i componenti AI e machine learning che Mozilla aveva aggiunto a Firefox.
Tor Browser elimina le funzioni AI di Firefox
Il Tor Project ha rilasciato la versione 15.0a4 con la consueta serie di correzioni di bug e miglioramenti, ma il cambiamento più significativo è proprio questa purga metodica di tutto ciò che puzza di intelligenza artificiale. Tor Browser è basato su Firefox, una versione modificata e potenziata per la privacy, ma evidentemente gli sviluppatori hanno deciso che alcune delle novità di Mozilla non erano gradite nel loro ecosistema attentamente controllato.
Un collaboratore del Tor Project, tale @henry, ha spiegato le ragioni dietro questa decisione drastica. Il team non ha verificato il codice e, cosa ancora più importante, non può verificare il comportamento “black box” addestrato di questi modelli di machine learning. Del resto, come ci si può fidare di qualcosa che non si può ispezionare?
I modelli di machine learning sono letteralmente scatole nere. Vengono allenati con miliardi di dati, ma nessuno può davvero dire perché prendono certe decisioni invece di altre. Per un progetto come Tor, che esiste specificamente per proteggere la privacy e l’anonimato degli utenti, spesso in contesti dove la vita delle persone dipende da quella protezione, questa mancanza di trasparenza è inaccettabile.
Gli sviluppatori riconoscono che alcuni utenti accetterebbero anche il rischio della scatola nera locale di Mozilla pur di avere determinate funzionalità, ma non si fidano abbastanza.
Cos’è stato eliminato
I componenti rimossi includono la barra laterale del chatbot AI che Mozilla aveva lanciato a marzo, la funzione di anteprima dei link di maggio, quella che riassume le pagine prima ancora di cliccarci sopra.
Via anche diversi elementi di branding relativi a Mozilla e Firefox: la grafica della volpe, che evidentemente a Tor non sembrava così simpatica, Firefox Home, e la nuova barra laterale della cronologia che Mozilla aveva recentemente ridisegnato. Quest’ultima è stata sostituita dal vecchio pannello della cronologia di Tor Browser 14.5, accessibile con la scorciatoia Ctrl + H. È un ritorno al passato, quando le cose erano più semplici e meno infestata da sidebar ridondanti.
Altri cambiamenti interessanti
Tor Browser non nasconderà più il protocollo dell’URL nella barra degli indirizzi sul desktop. Quelle sigle “http” e “https” che Mozilla aveva deciso di nascondere per rendere tutto più pulito visivamente torneranno a essere visibili, perché vedere se un sito usa una connessione sicura è più importante della pulizia estetica. Su Android il protocollo rimarrà nascosto, probabilmente per ragioni di spazio sullo schermo.
Ci sono anche degli upgrade più tecnici, come una migliore resa delle emoji su Linux grazie al font Noto Color Emoji ora incluso, e un nuovo font chiamato Jigmo che garantisce una migliore resa dei glifi cinesi, giapponesi e coreani (CJK). Gli utenti asiatici apprezzeranno poter leggere i caratteri senza che sembrino scarabocchi.
C’è anche un migliore supporto del tema scuro per i componenti dell’interfaccia utente specifici di Tor Browser.
La filosofia controtendenza di Tor
Mentre tutti infilano le funzioni AI ovunque, Tor va controcorrente, come i salmoni. Preferisce essere cauto perché il suo pubblico ha bisogno di garanzie vere. Per un progetto che esiste per proteggere giornalisti, attivisti, dissidenti e chiunque abbia bisogno di navigare senza essere tracciato, ogni componente del browser è una potenziale vulnerabilità. E se non si può verificare cosa fa un componente, allora la scelta più sicura è non includerlo affatto. Ci sta.