Intel ha svelato
Panther Lake, il nuovo chip consumer atteso tra la fine del 2025 e l’inizio del
2026. È il primo processore costruito sul nodo Intel 18A, tecnologia su cui
l’ex amministratore delegato Pat Gelsinger aveva puntato tutto per riportare
l’azienda al vertice della produzione mondiale.
Ora, con Gelsinger
fuori scena ma il suo progetto ancora vivo, Panther Lake diventa la cartina
tornasole della nuova Intel: più snella, più verticale, e intenzionata a
dimostrare di poter ancora guidare l’innovazione nel mondo dei PC.
Conosciuta anche come
Intel Core Ultra Series 3, la piattaforma Panther Lake nasce per offrire
prestazioni elevate, autonomia migliorata e grafica integrata di livello
superiore.
A differenza delle generazioni precedenti, che costringevano gli
utenti a scegliere tra efficienza (Lunar Lake) e potenza (Arrow Lake-H),
Panther Lake intende unificare i due mondi con una gamma flessibile che include
varianti a 8 e 16 core, e versioni dotate fino a 12 core grafici Xe3 e 12 unità
di ray tracing.

Secondo l’azienda, i
nuovi core Cougar Cove (performance) e Darkmont (efficienza) offrono fino al
50% di prestazioni multi-thread in più a parità di consumo; o un 40% in meno di
consumo a prestazioni equivalenti. Il tutto grazie alla nuova litografia 18A,
su cui Intel punta per riconquistare credibilità anche come fonderia.
Più
potenza grafica, più IA e persino meno consumo
Il modello più avanzato integra 12 Xe3 core, con un
balzo del 50% rispetto alla generazione precedente (8 core Xe2). Inoltre, Intel ha introdotto un sistema chiamato Intelligent
Bias Control v3, che collabora con Windows per indirizzare i carichi di lavoro
più leggeri verso i core a basso consumo, liberando energia a favore della GPU
durante il gaming.
Intel sta anche
adottando un approccio in stile console: grazie a una nuova funzione integrata
nei suoi driver grafici, precompila gli shader dei videogiochi e li salva nel
cloud, in modo da ridurre gli scatti durante le sessioni di gioco. Una funzione che potrebbe migliorare l’esperienza soprattutto sui dispositivi portatili.
Nonostante l’assenza
della memoria onboard che aveva reso Lunar Lake così efficiente, Intel afferma
che Panther Lake consumerà fino al 10% in meno su tutto il chip rispetto alla
generazione precedentee garantirà un miglioramento percepibile anche in scenari
reali, come le videochiamate su Microsoft Teams.

Le opzioni hardware
comprendono anche una nuova NPU per l’IA, supporto fino a 96 GB di RAM e
compatibilità con moduli LPCAMM compressi, che promettono migliori prestazioni
e form factor più snelli.
L’unità di elaborazione video supporta codec evoluti
come AV1, 10-bit AVC e diversi formati Sony professionali. Anche la webcam
beneficerà della nuova architettura, con riduzione del rumore basata su IA e
mappatura tonale dinamica.
Sebbene il compute
tile dei nuovi chip sia costruito su processo Intel 18A, non tutta la CPU è
made in Intel. Il controller della piattaforma è ancora prodotto esternamente,
così come la variante grafica da 12 core.
Intel prevede di
spedire le prime unità di Panther Lake entro la fine di quest’anno, con un
ampliamento della gamma nella prima metà del 2026. L’azienda assicura che il
chip è “già in produzione e in linea con le tempistiche per soddisfare gli
impegni con i clienti”.