Su Word e PowerPoint arriva il testo alternativo generato dallAI

Microsoft ha annunciato una funzione che probabilmente passerà inosservata alla maggior parte delle persone, ma non a chi dipende dagli screen reader. Il testo alternativo, quella cosa che nessuno vede ma che fa la differenza tra un documento accessibile e uno inutilizzabile per persone non vedenti o ipovedenti, sta per diventare molto più intelligente grazie all’AI generativa.

Alla conferenza Ignite 2025, tra presentazioni roboanti di agenti AI e integrazioni varie, è spuntata questa notizia che merita molto più clamore di quanto ne abbia ricevuto. Microsoft sta sostituendo l’attuale sistema Azure Vision per generare testo alternativo con modelli di intelligenza artificiale generativa. La differenza è notevole.

Nuova funzione su Word e PowerPoint, l’AI genera descrizioni dettagliate per le immagini

Per chi non lo sapesse, il testo alternativo è fondamentalmente una descrizione testuale incorporata nelle immagini. Gli screen reader lo usano per spiegare a persone non vedenti o ipovedenti cosa c’è in una foto, un grafico o un diagramma.

Su qualsiasi sito web che prenda sul serio l’accessibilità, il testo alternativo è obbligatorio da anni. Il problema? Scriverlo manualmente è un processo noioso, ripetitivo, e spesso le persone lo trascurano o lo fanno male. Microsoft aveva già provato a risolvere il problema integrando Azure Vision nelle app Office per generare automaticamente le descrizioni erano troppo generiche.

Prendiamo un esempio concreto per capire la portata del cambiamento. Prima, Azure Vision guardava un’immagine e sputava fuori qualcosa tipo Schema di una casa con pannelli solari. Fine. Vago e insufficiente. Ora, con l’AI, la stessa immagine viene descritta così: Schema che illustra i principi di progettazione solare passiva per un edificio. Tra gli elementi salienti figurano i pannelli fotovoltaici sul lato sud, pareti e tetto ben isolati, finestre apribili per la ventilazione e una lastra di cemento a massa termica con isolamento sul lato inferiore.

Non è una miglioria marginale, un’informazione inutile diventa finalmente una descrizione ricca di dettagli contestuali.

Il controllo torna all’utente

C’è però un cambiamento significativo nel funzionamento. Prima, Azure Vision generava automaticamente il testo alternativo per tutte le immagini inserite. Ora, con l’AI, gli utenti dovranno attivare manualmente la generazione ogni volta che ne hanno bisogno. Basta andare su Formato immagine > Testo alternativo > Genera testo alternativo per me, e l’AI fa il suo lavoro.

Secondo Microsoft offre maggiore controllo all’autore del documento. È ragionevole, non tutte le immagini hanno bisogno di descrizioni dettagliate. Il rischio, però, è che la gente si dimentichi di farlo, vanificando tutti i progressi in termini di accessibilità.

Per chi usa le versioni perpetue di Office (quelle che si comprano una volta sola e non richiedono abbonamento), c’è una notizia meno entusiasmante: d’ora in poi il testo alternativo non sarà più generato di default. Però è ancora possibile abilitarlo manualmente andando su File > Opzioni > Accessibilità > Genera automaticamente testo alternativo. Le future licenze perpetue includeranno comunque i modelli GenAI, quindi è solo questione di tempo.

Disponibilità

Al momento, questa funzione è disponibile solo per gli utenti Microsoft 365 Insider che usano Word e PowerPoint nella versione 2510 (Build 19328.20000) o successive. Sinceramente, fa piacere vedere che Microsoft investe risorse nell’integrare i modelli AI per migliorare concretamente la vita di persone con disabilità visive.

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