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Su Sora arrivano i personaggi di fantasia protetti da copyright

Su Sora arrivano i personaggi di fantasia protetti da copyright

Sora si prepara a stringere partnership ufficiali per usare personaggi protetti da copyright. La mossa arriva dopo settimane di anarchia totale, dove la piattaforma di OpenAI è stata invasa da SpongeBob nazisti, Pokémon criminali e tutorial per produrre metanfetamine. Il problema principale finora è stato proprio questo, nessun controllo sull’uso non autorizzato di personaggi coperti da copyright.

Sora avrà personaggi di fantasia autorizzati

Sin dall’inizio, Sora è stata invasa da contenuti problematici (come i deepfake di Sam Altman). Non solo violazioni di copyright, ma personaggi protetti usati in scene illegali o disturbanti. OpenAI sta cercando di mettere ordine, e gli accordi ufficiali con i proprietari dei personaggi sono un modo per trasformare il problema in un’opportunità commerciale.

Bill Peebles, leader del team Sora, ha dichiarato che le apparizioni di personaggi di fantasia nei video, chiamate cameo, sono in programma e che i dettagli saranno resi noti presto. Insomma, OpenAI sta lavorando con i detentori dei diritti invece di ignorarli.

Sam Altman ha cambiato completamente idea sulla gestione del copyright per i video generati da Sora. Prima OpenAI usava il sistema opt-out: i contenuti protetti potevano essere usati liberamente, a meno che i proprietari non chiedessero esplicitamente di fermarsi. Un metodo che costringe chi detiene i diritti a controllare continuamente dove vengono usati i propri personaggi.

Ora promette ai titolari dei diritti, che secondo lui sono “molto entusiasti” di questo nuovo tipo di “fan fiction interattiva“, un controllo più granulare. Il modello sarà simile all’opt-in per l’utilizzo della propria immagine, ma con controlli aggiuntivi. Cioè, invece di presumere che può usare tutto finché qualcuno non protesta, OpenAI chiederà il permesso prima. Un concetto rivoluzionario… che nel mondo reale si chiama rispettare il copyright

La condivisione dei ricavi

Altman ha anche affermato che una qualche forma di revenue sharing con i detentori dei diritti i cui personaggi vengono utilizzati inizierà molto presto. Una promessa accompagnata dall’avvertimento che il modello di pagamento esatto richiederà alcuni tentativi ed errori per essere definito.

L’entusiasmo dei detentori dei diritti citato da Altman è tutto da verificare. Le major dell’intrattenimento hanno passato decenni a proteggere i loro personaggi con eserciti di avvocati, ed è difficile immaginare che siano addirittura molto entusiasti all’idea di vederli usati in fan fiction interattive generate dall’AI. Più probabilmente sono entusiasti all’idea di ricevere pagamenti per qualcosa che stava già accadendo senza il loro consenso.

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