Steve Jobs finisce su una moneta da 1 dollaro (col dolcevita)

Steve Jobs finirà nelle tasche degli americani… come moneta da 1 dollaro. La Zecca degli Stati Uniti ha rivelato il design di una moneta commemorativa che immortala il cofondatore di Apple in tutta la sua gloria minimalista, e ovviamente, perché non poteva essere altrimenti, indossa il dolcevita nero.

La Zecca degli Stati Uniti commemora Steve Jobs con la moneta da 1 dollaro nel 2026

Il design lo raffigura seduto a gambe incrociate davanti a un paesaggio californiano fatto di dolci colline che sembrano uscite da uno screensaver di macOS. È un giovane Jobs, quello dell’era pionieristica, prima che le presentazioni keynote diventassero eventi religiosi seguiti da milioni di persone in tutto il mondo.

Sulla moneta c’è anche una scritta: “Crea qualcosa di meraviglioso“. La citazione risale al 2007 ed è stata utilizzata dagli eredi di Jobs per descrivere la sua visione del mondo e la sua eredità. È una frase che suona bene, ispirazionale, quella che potrebbe finire sul polso di startupper ventenni che sognano di diventare il prossimo unicorno della Silicon Valley.

Certo, Jobs ha creato qualcosa di meraviglioso. Ha anche creato qualcosa di tremendamente costoso, ma questo la moneta non lo menziona. Non c’è scritto “Think Different (Ma Paga Uguale)”, né “Designed in California, Made in China”. Solo quella frase pulita, poetica, che cattura l’essenza del mito senza sporcarsi le mani con i dettagli scomodi della realtà industriale.

La moneta costerà 13,25 dollari sul sito web della Zecca, ma bisognerà aspettare fino al 2026 per metterci le mani sopra. È un prezzo interessante per una moneta da 1 dollaro, più di tredici volte il valore nominale.

La moneta fa parte di un progetto pluriennale iniziato nel 2018 per celebrare l’innovazione americana, e, questo va specificato per evitare teorie del complotto, non ha nulla a che vedere con le recenti adulazioni di Tim Cook nei confronti di Donald Trump. È innovazione pura, quella celebrata qui. Innovazione con la I maiuscola, del tipo che cambia il mondo e lascia il segno nella storia, non quella che serve solo a vendere più unità nel quarto trimestre fiscale.

Il Wisconsin sceglie un supercomputer, perché no

Ogni stato può nominare la propria icona da commemorare, e le scelte sono… eclettiche. Il Wisconsin, uno degli altri stati presenti nel programma 2026, ha scelto il supercomputer Cray-1 della metà degli anni ’70. Sì, un computer grande come un frigorifero che sembrava un mobile di design futuristico e che probabilmente aveva meno potenza di calcolo dell’iPhone attuale.

Quando il governatore della California ha nominato Steve Jobs a febbraio, ha affermato che incarna il marchio unico di innovazione su cui si basa la California. “Marchio” è una parola interessante da usare per una persona morta. Come se Jobs fosse diventato un logo vivente.

E in effetti, Jobs è proprio questo, un marchio. Un simbolo. Un’icona che rappresenta un’intera era di innovazione tecnologica, che ha reso la Silicon Valley il centro dell’universo tecnologico per decenni. Ora sarà anche una moneta da 1 dollaro che si potrà tenere in tasca, usare per comprare un caffè o più probabilmente da conservare in un cassetto come cimelio di un’epoca.

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