Sono giornate importanti per il futuro di SPID: prima il rinnovo degli accordi che permetterà al sistema di sopravvivere per altri cinque anni, poi la conferma che quello di Poste Italiane (PosteID) rimarrà gratuito fino al 2030. Quest’ultima è trapelata attraverso le pagine di Wired.
Poste Italiane manterrà gratis il suo SPID
Una notizia importante, considerando che si tratta del provider più importante in termini numerici tra quelli autorizzati a gestire l’identità digitale. Scongiurata dunque l’ipotesi di poter vedere il gruppo introdurre un canone di abbonamento da rinnovare su base annuale, come già fatto nel corso degli ultimi mesi da Aruba, InfoCert e Register.it.
Secondo i colleghi di Wired,Poste Italiane continuerà a offrire il servizio senza costi per gli utenti per altri cinque anni, fino al 2030
. La decisione è legata a doppio filo alla nuova convenzione annunciata ieri, frutto dell’intesa tra AgID (Agenzia per l’Italia Digitale), Dipartimento per la Trasformazione Digitale, la Presidenza del Consiglio dei Ministri e Assocertificatori.
Termine così anche il lungo silenzio della politica sul destino di SPID, con l’ennesima conferma di quanto era nell’aria già da tempo: lo strumento scelto per costruire il futuro dell’identità digitale in Italia è CIE, la carta d identità elettronica.
Addio solo rimandato, CIE è il futuro
A ribadirlo è stato Alessio Butti, rispondendo così almeno in parte alle 10 domande sul tema che gli abbiamo rivolto nei mesi scorsi. Fa riferimento esplicito allatransizione verso un modello unico, semplice e pienamente integrato con gli standard europei
. Tradotto: SPID rimarrà in circolazione perché estremamente popolare, ma più avanti dovrà lasciare il posto a CIE.
Il sottosegretario ha citato anche il sistema IT-Wallet, oggi alla base della funzionalità Documenti su IO all’interno dell’app IO, che presto si arricchirà integrando ISEE e altri documenti. A questo proposito, per il 2026 rimane in programma l’introduzione dell’interoperabilità con il portafoglio europeo EU-Wallet.