Assocertificatori ha annunciato che la convenzione per la gestione del Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) è stata prorogata per altri 5 anni, dopo aver raggiunto l’intesa con l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) e il Dipartimento per la Trasformazione Digitale (DTD) della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nel comunicato stampa vengono evidenziati due aspetti importanti: sicurezza e sostenibilità economica.
Addio allo SPID gratuito?
La firma per il prolungamento della convenzione è arrivata a poche ore dalla scadenza di quella precedente (9 ottobre). Il governo vuole abbandonare lo SPID e sostituirlo con la CIE (Carta di Identità Elettronica), ma il servizio di identità digitale è ancora la modalità principale per l’accesso ai siti della Pubblica Amministrazione (1,2 miliardi di autenticazioni nel 2024 da parte di oltre 41 milioni di italiani).
Andrea Sassetti, Presidente di Assocertificatori, ha dichiarato:
L’aggiornamento della convenzione conferma il ruolo strategico di SPID e testimonia la volontà di proseguire un percorso condiviso verso il futuro dell’identità digitale italiana ed europea, nel segno della sicurezza, dell’innovazione e della sostenibilità.
La sicurezza dello SPID è una delle priorità, considerata la possibilità di attivare più identità digitali per lo stesso utente. Assocertificatori conferma che verrà istituto un tavolo di lavoro permanente per l’individuazione di misure adeguate. Saranno presto disponibili gli strumenti sviluppati da AgID e dal DTD per consentire ai cittadini di verificare gli SPID associati al proprio codice fiscale.
Il pagamento (a rate) dei 40 milioni di euro stanziati per coprire i costi sostenuti dai gestori è subordinato proprio al miglioramento della sicurezza e al raggiungimento di altri obiettivi. Ciò comporterà un aumento degli investimenti e quindi la necessità di garantire la sostenibilità economica del servizio.
Assocertificatori sottolinea che il governo ha concesso la possibilità di introdurre una “valorizzazione economica della base utenti secondo logiche di mercato“, come già fatto recentemente da alcuni gestori (Aruba, Infocert e Register.it). In pratica sembra quasi scontato che lo SPID diventerà a pagamento. Questa novità potrebbe essere annunciata anche da Poste Italiane.