Dopo quella di giugno si è verificata una nuova esplosione durante i test del razzo Starship. Stavolta ha interessato il primo stadio (Super Heavy Booster 18) e l’effetto è stato meno spettacolare. L’azienda di Elon Musk ha comunicato che verrà avviata un’indagine per determinare la causa.
Anomalia durante i test di pressione del sistema di gas
Lo scorso 14 ottobre è stato completato con successo l’undicesimo lancio di Starship. SpaceX ha utilizzato la versione V2 del razzo per l’ultima volta. Il prossimo lancio, previsto all’inizio del 2026, verrà effettuato con la versione V3 (più alta e con motori Raptor 3). Sono quindi in corso i test a terra nel sito di Massey.
Booster 18 seems to have just exploded during testing at the Massey outpost. pic.twitter.com/fmVdYPmWvA
— LabPadre Space (@LabPadre) November 21, 2025
Come si può vedere nel video, alle ore 4:04 locali (le 11:04 in Italia) di oggi è esploso lo stadio inferiore (Super Heavy Booster 18). L’immagine pubblicata da un utente su X mostra un enorme squarcio nella parte inferiore, dove si trova il serbatoio di ossigeno liquido.
Another angle showing super heavy booster 18’s severe LOX tank damage that occured during testing overnight.
11/21/25 pic.twitter.com/7BYWN7Nlfq
— Starship Gazer (@StarshipGazer) November 21, 2025
Come specifica Eric Berger di Ars Technica erano in corso i test di pressurizzazione. Non erano stati ancora montati i motori Raptor e non era stato caricato il propellente. Ecco perché l’esplosione è senza fuoco, a differenza di quella di giugno. SpaceX ha pubblicato un post su X sull’accaduto:
Il Booster 18 ha subito un’anomalia durante i test di pressione del sistema di gas che stavamo conducendo in vista dei test di verifica strutturale. Il veicolo non aveva propellente e i motori non erano ancora installati. I team hanno bisogno di tempo per indagare prima di poter essere certi della causa. Nessuno è rimasto ferito, poiché manteniamo una distanza di sicurezza per il personale durante questo tipo di test. Il sito rimane sgombro e stiamo elaborando piani per rientrarvi in sicurezza.
Anche se l’azienda ha già costruito altri stadi inferiori, la perdita del Booster 18 potrebbe comunque un impatto negativo sulla roadmap. Il primo semestre 2026 sarà molto impegnativo. SpaceX deve catturare entrambi gli stadi del razzo, effettuare il primo volo orbitale e soprattutto trasferire il propellente in orbita tra due Starship.
Il successo di quest’ultima operazione è fondamentale per la missione Artemis III (attualmente prevista entro fine 2027, ma potrebbe essere posticipata di un anno). L’azienda di Elon Musk rischia di essere sostituita da Blue Origin.


