SpaceX spiega perché sono esplosi due Starship

SpaceX ha spiegato le cause delle esplosioni dei razzi Starship durante il nono volo di test a fine maggio e durante il test sulla base di lancio. L’azienda di Elon Musk ha introdotto le necessarie modifiche, quindi la FAA ha concesso l’autorizzazione per il decimo volo di test previsto il 24 agosto.

Causa esplosione durante IFT-9

Durante il nono volo del 27 maggio (28 maggio in Italia) ha funzionato tutto perfettamente fino alla separazione dei due stadi. Per la fase di rientro dello stadio inferiore (Super Heavy 14-2) era stato scelto un angolo di circa 17° per valutare i limiti hardware. Dopo l’accensione di 12 motori Raptor su 13 (circa 382 secondi dal lancio) si è verificato un evento energetico (esplosione) ad un’altitudine di circa 1 Km.

A causa dell’elevato angolo di rientro è aumentata la forza applicata alla struttura del booster. Ciò ha provocato la rottura di un tubo per il trasferimento del carburante con conseguente miscelazione di metano e ossigeno liquido e successiva esplosione. Per i futuri test verrà scelto un angolo di rientro inferiore per ridurre le forze aerodinamiche e quindi la probabilità di cedimento strutturale.

Lo stadio superiore (Ship 35) ha proseguito il volo seguendo la traiettoria prevista. Circa tre minuti dopo l’accensione dei sei motori Raptor, i sensori hanno rilevato una diminuzione di pressione nel serbatoio principale e una diminuzione di pressione nella parte anteriore. Il calo di pressione è stato compensato dai sistemi di Ship 35 consentendo di raggiungere la velocità pianificata e il successivo spegnimento dei motori.

L’elevata pressione, combinata con il venting (rilascio dei gas), ha causato una notevole perdita di assetto, proseguita fino alla disattivazione automatica del venting. Ciò ha tuttavia comportato la mancata apertura del portellone per il rilascio dei finti satelliti Starlink.

L’errore di assetto è stato ridotto dai propulsori di controllo della reazione fino alla prevista riattivazione del venting. Circa 40 secondi dopo le videocamere di bordo hanno mostrato l’ingresso di metano liquido nella parte anteriore. Ciò ha causato l’attivazione dei comandi di passivazione automatica sul veicolo. Non è stato accesso il singolo motore come previsto e Ship 35 ha scaricato tutto il propellente rimanente nello spazio.

Ship 35 è rientrato nell’atmosfera terrestre in un assetto non nominale. È quindi esploso circa 46 minuti dopo il lancio, quando si trovava a circa 59 Km di altitudine. La causa più probabile è un guasto del diffusore del sistema di pressurizzazione del serbatoio principale. L’analisi pre-volo non ha evidenziato il guasto, ma gli ingegneri di SpaceX sono stati in grado di ricrearlo utilizzando le condizioni di volo durante i test presso la struttura di McGregor in Texas. Il diffusore è stato riprogettato per ridurre le sollecitazioni sulla struttura durante i prossimi voli.

Causa esplosione Ship 36

Ship 36 è invece esploso durante lo static fire test del 18 giugno, in particolare durante il caricamento del propellente. Come già specificato al termine dell’analisi preliminare, la rottura di un serbatoio denominato COPV (Composite Overwrapped Pressure Vessel) che contiene azoto gassoso ha causato il cedimento strutturale e la successiva miscelazione del propellente. I COPV sui prossimi voli funzioneranno a pressione ridotta.

Obiettivi decimo volo

SpaceX ha pianificato il decimo volo di test (IFT-10) per le ore 18:30 del 24 agosto (le ore 1:30 del 25 agosto in Italia). Verranno utilizzati Super Heavy Booster 18 (primo stadio) e Ship 37 (secondo stadio). Gli obiettivi per Ship 37 sono gli stessi di Ship 35: rilascio di otto finti satelliti Starlink, accensione di un motore nello spazio e ammaraggio nell’Oceano Indiano.

Due novità invece per Super Heavy Booster 18 rispetto al nono volo. Non è prevista la cattura con le “braccia” della torre di lancio, ma lo stadio inferiore cadrà nell’Oceano Atlantico. Durante il rientro verrà inoltre spento uno dei tre motori centrali per verificare la possibilità di atterrare con due motori.

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