Immaginiamo di voler aprire una pizzeria per fare concorrenza al locale più famoso della città, ma di essere costretti a comprare la farina proprio da loro. È esattamente quello che sta succedendo tra Amazon e SpaceX… Jeff Bezos vuole conquistare il mercato dell’Internet satellitare, ma per farlo deve pagare Elon Musk per mandare i suoi satelliti nello spazio.
Amazon paga SpaceX per lanciare i satelliti Kuiper
Stamattina, un razzo Falcon 9 di SpaceX ha portato in orbita 24 satelliti del progetto Kuiper di Amazon. La partenza è avvenuta alle 8:30 italiane da Cape Canaveral. Sì, effettivamente suona strano… È come se Coca-Cola chiedesse a Pepsi di distribuire le sue bevande.
Falcon 9’s first stage has landed on the A Shortfall of Gravitas droneship pic.twitter.com/paR1pYhTyW
— SpaceX (@SpaceX) July 16, 2025
Il tentativo di Amazon di conquistare il mercato dell’Internet via satellite (ora dominato da SpaceX) si chiama Project Kuiper. È un’ambiziosa costellazione di oltre 3.200 satelliti progettata per competere con Starlink. Il problema, è che Starlink ha già 8.000 satelliti operativi e una rete funzionante, mentre Amazon sta ancora lottando per portare i suoi dispositivi in orbita.
La missione KF-01 porta il totale dei satelliti Kuiper in orbita a 78 unità. Ben poca roba rispetto ai numeri di SpaceX, ma ogni lancio conta quando il tempo sta per scadere.
L’alleanza tra Amazon e SpaceX non è di certo frutto di una ritrovata intesa, ma nasce dalla pura necessità. A dicembre 2023, Jeff Bezos ha dovuto ingoiare l’orgoglio e firmare un contratto per tre lanci con la compagnia di Elon Musk, dopo che gli azionisti avevano fatto causa ad Amazon per non aver considerato SpaceX nei primi round di contratti. Il Falcon 9, infatti, è semplicemente il razzo più affidabile in circolazione, e ignorarlo sembrava più una vendetta personale che una scelta strategica ragionata.
La scadenza che incombe su Amazon
Amazon deve accelerare con il Project Kuiper. Entro luglio 2026 dovranno essere operativi almeno 1.600 satelliti, la metà di quelli previsti. E la FCC non scherza, è un obbligo vincolante. Se salta la scadenza perde la licenza per operare nello spazio americano. Con soli 78 satelliti attualmente in orbita, ha circa due anni per lanciarne altri 1.500.
Tra i fornitori di lancio selezionati da Amazon – United Launch Alliance (ULA), Arianespace e Blue Origin – solo ULA ha attualmente un razzo operativo disponibile. ULA ha già lanciato i primi due lotti di satelliti Kuiper, con il primo batch partito ad aprile.
Il paradosso è ancora più evidente se consideriamo che Blue Origin, l’azienda spaziale di Bezos, dovrebbe teoricamente essere il cavallo di battaglia per i lanci Kuiper. Il massiccio razzo New Glenn è progettato proprio per questo tipo di missioni, ma ha volato solo una volta e non è riuscito a recuperare il booster.