Shopping online? Meno di metà delle persone che naviga lo fa. E meno del 10% compra dispositivi tech

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L’Italia continua ad
avanzare nella digitalizzazione, ma le differenze sociali e territoriali
rimangono evidenti. Secondo il più recente rapporto pubblicato dall’Istat,
oltre l’81,9% della popolazione di sei anni e più ha utilizzato Internet negli
ultimi tre mesi, segnando un incremento di 2,4 punti percentuali rispetto
all’anno precedente.


L’accesso domestico
alla rete ha raggiunto l’86,2% delle famiglie italiane, con percentuali che
superano il 93% nelle famiglie con almeno un componente tra i 16 e i 74 anni.
Però la diffusione cala sensibilmente tra le famiglie composte esclusivamente
da anziani
: in questo caso la percentuale si ferma al 60,6%.


Anche il divario
geografico rimane pronunciato: nel Mezzogiorno il tasso di accesso a Internet è
di 4,8 punti percentuali inferiore rispetto al Centro-Nord, con Sicilia, Molise
e Basilicata agli ultimi posti.


Aumenta
la partecipazione online tra gli anziani


Nel 2024 è stato
registrato, poi, un aumento significativo dell’uso di Internet tra gli over 65.


Il 68,1% delle persone
tra 65 e 74 anni ha dichiarato di aver navigato negli ultimi tre mesi (+7,6
punti rispetto al 2023), mentre tra gli ultra 75enni la quota è salita al 31,4%
(+6,7 punti percentuali).


Rimane però marcato il
divario di genere nella popolazione anziana: tra chi ha più di 75 anni, naviga
il 38,3% degli uomini contro solo il 26,5% delle donne.

Guardando invece alle
applicazioni dell’uso della rete, tre utenti su quattro utilizzano Internet per
chattare tramite servizi di messaggeria istantanea. Il 66% effettua chiamate
online, mentre il 62% usa la posta elettronica.


Guardare video su
piattaforme come YouTube o TikTok è una pratica diffusa per il 57,4% degli
utenti e quasi la metà cerca in rete informazioni su beni o servizi.

I numeri dello shopping online


Il commercio
elettronico si è consolidato: il 46,8% delle persone di 14 anni e più ha effettuato
acquisti online negli ultimi 12 mesi, con una crescita di 2,2 punti percentuali
rispetto al 2023. Girando i dati, significa però che oltre la metà delle persone che navigano su Internet non fa acquisti online.

I capi di abbigliamento rimangono i beni più acquistati
(23,2%), seguiti dagli articoli per la casa e i mobili (13,7%) e dagli abbonamenti a
piattaforme di streaming audiovisivo (13,4%).

Solo l’8,1% ha detto di aver acquistato prodotti tecnologici come computer, tablet e smartphone.


Parallelamente, circa
il 27,5% degli utenti ha partecipato ad attività di formazione online, un dato
in crescita rispetto all’anno precedente. La partecipazione è particolarmente
elevata tra i giovani tra 11 e 19 anni, ma cala drasticamente tra gli over 65.


Infine, l’Istat ha anche fotografato il rapporto digitale con la Pubblica Amministrazione. Se l’uso dei siti per ottenere informazioni è aumentato, continua
invece il calo delle attività più operative.

Nel 2024, il 23,7% degli utenti ha
scaricato moduli ufficiali online, in netto calo rispetto al 33,3% del 2023. Allo
stesso modo, la prenotazione di appuntamenti tramite app o portali pubblici è
scesa all’8% in meno rispetto all’anno precedente.


Il 13% degli italiani
ha richiesto certificati anagrafici online, una quota stabile, mentre rimangono
modeste le percentuali di chi utilizza Internet per pratiche più complesse come
l’iscrizione scolastica o la compilazione della dichiarazione dei redditi.






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