Uno spazio di oltre 1.000 metri quadrati al sesto piano del centro commerciale BHV Marais, nel cuore di Parigi. Si è tenuta oggi l’inaugurazione del primo negozio fisico di SHEIN, in quello che è forse il peggior momento possibile per l’apertura.
SHEIN ha aperto il suo negozio fisico a Parigi
Il colosso cinese del fast fashion ha scelto la capitale francese per il suo punto vendita. L’iniziativa è stata annunciata a inizio ottobre, suscitando subito un coro di proteste, ma la situazione è letteralmente esplosa nei giorni scorsi, quando nel catalogo dello store sono state individuate bambole sessuali pedopornografiche.

Le immagini qui sopra sono tratte da un post su Instagram condiviso da BHV Marais. Il gruppo che controlla il centro commerciale, Societe des Grands Magasins, è stato oggetto nelle ultime settimane di un’accesa contestazione per aver concesso lo spazio.
In strada le proteste non si fermano
Dentro l’inaugurazione, fuori le proteste. Sono due le ragioni del malcontento. La prima è da ricercare nella natura stessa di SHEIN, che da sempre fonda il proprio modello di business sul concetto di fast fashion, ritenuto dannoso per la sostenibilità dell’imprenditoria e dell’artigianato locali. La seconda, invece, è lo shock provocato dalle bambole per adulti con aspetto infantile trovate in vendita sullo store online.

Alla questione economica si aggiunge dunque quella relativa a controlli rivelatisi poco efficaci sulla tipologia degli articoli proposti dai venditori terzi. All’inaugurazione del negozio di Parigi sono intervenute le forze dell’ordine, come si vede nel servizio qui sotto.
A proposito delle bambole sessuali, un rappresentante di SHEIN ha dichiarato di volersi assumere personalmente la responsabilità di quanto accaduto. La piattaforma si è impegnata a rimuovere i prodotti incriminati, per evitare il ban minacciato dalle autorità francesi. Paradossalmente, mentre l’e-commerce rischia la messa al bando, nel cuore della capitale va in scena l’inaugurazione.


