Site icon visionedigitale.it

Sembra che in Cina abbiano creato una buona GPU da gaming

Sembra che in Cina abbiano creato una buona GPU da gaming

La startup cinese Lisuan Technology ha svelato la sua prima GPU dedicata al gaming, la 7G106. Basata su un processo produttivo a 6nm di TSMC, accessibile alle aziende cinesi che non sono state messe in black list dagli Usa, e con supporto alle DirectX 12 la scheda è stata mostrata mentre esegue Black Myth: Wukong in 4K.

Per quanto i primi benchmark la collochino al di sotto delle proposte di fascia bassa di NVIDIA, è interessante vedere come la Cina negli ultimi anni abbia fatto passi da gigante quando si tratta di disegnare e progettare chip. Il panorama delle schede grafiche, lo sappiamo, è storicamente dominato da NVIDIA e AMD ma in Cina non è facile ottenere queste schede: la GPU Lisuan si propone quindi come una soluzione per il mercato interno con la speranza che possa soddisfare la sempre più crescente richiesta di GPU da gaming.


Il cuore della 7G106 è l’architettura proprietaria TrueGPU, con il chip grafico che offre ampio supporto per le API grafiche più moderne, tra cui DirectX 12, Vulkan 1.3, OpenGL 4.6 e OpenCL 3.0.

La compatibilità con DirectX 12 è fondamentale per eseguire i titoli di ultima generazione e più volte i produttori cinesi si erano fermati di fronte all’implementazione delle librerie grafiche di Microsoft: Lisuan ci è riuscita, almeno a quanto sembra. Per quanto sia facile fare un confronto con AMD e NVIDIA, è bene sottolineare l’assenza del supporto hardware per il ray tracing.

Per essere una prima generazione le specifiche sono comunque di tutto rispetto: come unità di calcolo troviamo 192 Texture Units (TMU) e 96 Raster Units (ROP), abbiamo 12 GB di GDDR6 su un’interfaccia a 192-bit e all’interno ci sono pure un decoder hardware per i codec AV1 e HEVC fino a 8K@60fps e un encoder per AV1 fino a 4K@30fps e HEVC fino a 8K@30fps. Lato connettività l’interfaccia è PCI Express 4.0×16 mentre per le uscite video troviamo quattro DisplayPort 1.4 con supporto alla compressione DSC 1.2b, capaci di gestire risoluzioni fino a 8K a 60Hz. Manca una porta HDMI, probabilmente per evitare i costi di licenza associati.

La GPU dichiara una performance teorica in singola precisione (FP32) di 24 TFLOP/s, valore notevole sulla carta e supporta anche calcoli INT8. Tutto con un reference design che presenta un singolo connettore di alimentazione a 8 pin, cosa che suggerisce un consumo massimo di circa 200 W.

Durante la presentazione, Lisuan ha mostrato la 7G106 mentre eseguiva Black Myth: Wukong a risoluzione 4K con impostazioni “High” raggiungendo un framerate definito “giocabile”.

Lisuan non ha fornito un valore, ed essendo Wukong un gioco sviluppato in Cina è anche facile pensare che sia una versione perfettamente ottimizzata anche perché i benchmark sintetici offrono un quadro più sfumato. Su 3DMark Fire Strike la 7G106 ha ottenuto un punteggio di 26.800 punti livellandosi quindi sui punteggi di una NVIDIA RTX 4060 o di una AMD Radeon RX 7600.

Interessante che Lisuan non punti solo al mercato consumer. La 7G106 integra infatti una funzionalità di GPU virtuale (vGPU) che le permette di essere suddivisa in 16 container indipendenti per scenari cloud gaming, workstation e virtualizzazione. Proprio per questo è stata annunciata anche una variante professionale, la 7G105, dotata di ben 24 GB di memoria GDDR6 con ECC (Error Correction Code).

Per capirne tuttavia le reali potenzialità si dovrà attendere il 2026: la versione del “silicio” mostrata è stata finalizzata solo a fine maggio e la produzione di massa è prevista per settembre. Molti dettagli cruciali come le frequenze operative finali, i nomi commerciali dei modelli ma soprattutto la data di lancio e il prezzo sono ancora sconosciuti.

Lo sviluppo di driver stabili e ottimizzati sarà l’ostacolo più grande per competere realmente con la maturità dell’ecosistema software di NVIDIA e AMD.

Exit mobile version