Elon Musk ha promesso che rispetterà le attuali scadenze, quindi gli Stati Uniti ritorneranno sulla Luna entro il 2027. SpaceX ha comunicato che sono state proposte alla NASA alcune semplificazioni architetturali e operative. Eric Berger di Ars Technica ha descritto due ipotetiche soluzioni.
Starship non riutilizzabili
Le ipotesi si basano su due presupposti: utilizzo dell’attuale versione del razzo Starship e nessun’altra azienda coinvolta nella missione Artemis III. Un aggiornamento hardware e la sottoscrizione di nuovi contratti non permetterebbe di rispettare la roadmap attuale.
La principale incognita di Artemis III è rappresentata dal rifornimento in orbita dello stadio superiore di Starship, ovvero del lander che porterà gli astronauti sulla Luna. Attualmente è previsto l’uso di vari Starship “cisterna” (tra 20 e 40) per caricare il propellente nei serbatoi del lander. Questa operazione dovrebbe richiedere oltre un mese (il numero effettivo di lanci dipende da diversi fattori).
Un possibile soluzione per ridurre i tempi è usare Starship “cisterna” non riutilizzabili. Eliminando tutte le parti non necessarie (come lo scudo termico per il rientro) e riducendo la quantità di propellente, il numero di Starship “cisterna” potrebbe diminuire del 50%.
Solo hardware di SpaceX
La seconda soluzione prevede l’eliminazione del razzo Space Launch System e della navicella Orion. Verrebbe usato solo hardware di SpaceX. L’obiettivo è sempre quello di ridurre il numero di rifornimenti in orbita. Questa potrebbe essere l’architettura semplificata:
- SpaceX lancia la variante lunare di Starship in orbita terrestre bassa senza equipaggio
- SpaceX lancia altri due Starship “serbatoio”
- Questi due Starship “serbatoio” vengono riforniti da 3-5 Starship “cisterna” ognuno
- Uno Starship “serbatoio” vola verso l’orbita lunare, mentre l’altro rifornisce la variante lunare
- Una Crew Dragon con quattro astronauti si collega alla variante lunare
- Gli astronauti si trasferiscono nello Starship, volano verso la Luna e atterrano
- Dopo alcuni giorni, il lander porta gli astronauti in orbita lunare, dove viene rifornito dal secondo Starship “serbatoio”
- Il lander vola verso l’orbita terrestre e si aggancia alla Crew Dragon che ritorna sulla Terra
La prima opzione non verrebbe però approvata da SpaceX, in quanto l’azienda vuole un razzo completamente riutilizzabile. La seconda opzione non verrebbe invece approvata dalla NASA, in quanto prevede il rifornimento in orbita lunare con gli astronauti a bordo (mai avvenuta per motivi di sicurezza). È quindi probabile che l’attuale architettura di Artemis III verrà confermata.

