Pubblicità su ChatGPT: è solo questione di tempo

Qualcuno diceva che due indizi fanno una prova. Forse non è sempre così, ma considerando i rumor già circolati tempo fa e le nuove indiscrezioni di oggi, è sempre più probabile l’arrivo delle pubblicità su ChatGPT. Fonti vicine a OpenAI hanno riferito di un’iniziativa già messa in cantiere e pronta al lancio non appena sarà individuata la figura giusta a cui assegnare il progetto.

Stanno per arrivare le pubblicità su ChatGPT

Fidji Simo, in passato con Facebook, Shopify e più di recente CEO di Instacart, dal mese scorso CEO of Applications nell’organizzazione di Sam Altman, avrebbe iniziato a valutare i potenziali candidati, passando in rassegna anche alcuni suoi vecchi colleghi. L’eletto avrà non solo il compito di gestire il team che porterà l’advertising nel servizio, ma anche di ottimizzare tutte le altre fonti di reddito, incluse le sottoscrizioni agli abbonamenti premium.

L’obiettivo è ben chiaro e facilmente comprensibile: monetizzare al massimo il successo di ChatGPT, anche e soprattutto per far fronte alle spese operative sempre più ingenti. Mantenere online l’infrastruttura su cui poggia il chatbot è molto costoso.

Un’altra voce trapelata da OpenAI è relativa al progetto Stargate che coinvolge anche partner del calibro di Oracle e SoftBank. Mira alla costruzione di enormi data center in grado di sopportare una richiesta di risorse in costante crescita da parte dell’intelligenza artificiale. Il numero uno Sam Altman lo ritiene di importanza strategica.

Abbiamo già investito centinaia di miliardi di dollari e farlo bene costerà trilioni.

Tornando alle pubblicità che arriveranno su ChatGPT (a questo punto, sembra solo una questione di tempo), non è dato a sapere in che forma saranno integrate, né con quali tempistiche. Quasi certamente saranno un’esclusiva degli account gratuiti, affiancando limitazioni già in essere come l’accesso con restrizioni al modello GPT-5 o alla generazione di immagini.

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