Nonostante l’entrata in vigore del Digital Markets Act, in Europa non c’è nessun browser per iOS con motore di rendering diverso da WebKit. Forse saranno disponibili prima in Giappone, grazie al Mobile Software Competition Act e alle relative linee guida pubblicate a fine luglio. L’organizzazione Open Web Advocacy ha evidenziato i vantaggi per utenti e sviluppatori.
Browser per iOS senza WebKit?
Il Digital Markets Act (DMA) ha vietato ad Apple di imporre l’uso di WebKit come motore di rendering obbligatorio per i browser distribuiti tramite App Store. Ciò è (teoricamente) possibile a partire da iOS 17.4, come annunciato a fine gennaio 2024. Google potrebbe quindi usare Blink per Chrome, mentre Mozilla potrebbe usare Gecko per Firefox. In realtà usano ancora Webkit.
I motivi sono stati evidenziati da Open Web Advocacy durante un workshop organizzato dalla Commissione europea. In particolare, gli sviluppatori dei browser dovrebbero distribuire due versioni diverse, uno con Blink o Gecko in Europa e uno con WebKit nel resto del mondo. La soluzione sarebbe rilasciare un aggiornamento per il browser esistente che cambia il motore di rendering, ma Apple non vuole perché Safari perderebbe l’attuale “monopolio” su iOS.
Il Mobile Software Competition Act del Giappone e le relative linee guida vietano ad Apple di imporre WebKit come in Europa, ma c’è una postilla più efficace. L’azienda di Cupertino non deve impedire agli utenti di usare browser con motori diversi da WebKit e non deve implementare restrizioni tecniche che rendono finanziariamente impraticabile l’uso di motori di rendering alternativi.
Ciò significa che Apple deve consentire la distribuzione di un’unica versione del browser. Deve inoltre mostrare una schermata di scelta alla prima attivazione dello smartphone o al primo avvio del software. La legge entrerà in vigore entro dicembre 2025. Vedremo se Apple troverà un’interpretazione originale delle regole.